Verrà inaugurata lunedì pomeriggio, 20 Ottobre, alle ore 16, presso la scuola dell’Infanzia «A. Marchetti» di Cori la mostra itinerante ed interattiva «Gli altri siamo noi», ideata dall’Associazione Tamburi di Pace di Roma, per la prima volta in terra pontina, ospitata dall’Istituto Comprensivo Statale «Cesare Chiominto».
Fino al 21 Novembre rimarrà aperta alla partecipazione delle classi V della scuola primaria, delle scuole secondarie di primo grado e delle classi del biennio delle scuole superiori. Entro il 15 Novembre gli Istituti interessati devono prenotare i loro insegnanti ed educatori al corso di preparazione sul funzionamento della mostra (contatti: 06.9664287 – 366.2371959 – 06.9678443 –glialtrisiamonoicori@gmail.com).
Non una mostra tradizionale, ma un percorso che attraverso attività ludiche vuole stimolare i ragazzi a riflettere sulle proprie reazioni ed imparare a dare risposte ai problemi che incontrano, ad esprimere opinioni e cercare soluzioni. Le parole chiave sono scoprire – sperimentare – agire. Uno strumento per l’educazione interculturale perché imparando a farsi domande e mettendosi in discussione è possibile aprirsi verso l’altro.
Il percorso educativo comincia già prima della visita alla mostra, in classe, e continua, sempre in classe, dopo averlo vissuto. Fa interagire gli alunni per favorire il superamento di rapporti egoistici e il riconoscimento e la condivisione dei diversi punti di vista. Stimola la crescita “insieme” dei ragazzi con i genitori e i docenti affinché quanto viene fatto a scuola trovi il naturale completamento anche nella famiglia, nella società e nei luoghi di socializzazione.
La mostra si compone di un centinaio di pannelli che disegnano e guidano lungo un percorso diviso in otto sezioni: Le apparenze ingannano; Vero o falso?; Fatto o opinione?; Tutti tranne me; Pregiudizi; Il capro espiatorio; Discriminazione; I giornalisti.
Il progetto, curato dalla docente-referente Patrizia Corbi, è stato occasione per coinvolgere e ricompattare le diverse forze presenti sul territorio, scuola-famiglia-istituzioni pubbliche-associazioni-sponsor. Tutti insieme per educare i giovani alla pace, al rispetto e alla solidarietà. Per gli adulti invece uno stimolo ad unirsi nella ricostruzione di un’idea di comunità.