Chiuse le indagini preliminari sul conto del commissario prefettizio di Minturno Vincenzo Greco, indagato per lesioni personali colpose. Il funzionario, difeso dall’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, sarebbe responsabile della quasi amputazione del braccio del dipendente comunale Salvatore Tartaglia mentre svolgeva attività lavorativa in assenza di sicurezza. I fatti risalgono all’ottobre 2011. Le lesioni riportate dal signor Tartaglia consistono in una frattura scomposta ed esporta dell’omero sinistro con amputazione sub totale al braccio sinistro. Per lui prognosi superiore ai quaranta giorni e postumi permanenti. Secondo la pubblica accusa, rappresentata dal pm Daria Monsurrò, titolare delle indagini, il fatto sarebbe avvenuto per “generica imprudenza, negligenza e imperizia nell’espletare le incombenze connesse alle proprie funzioni”, in quanto non sarebbero stati valutati “i rischi connessi alle operazioni di potatura degli alberi effettuata ad una altezza di due metri”. Così il signor Tartaglia, mentre stava eseguendo la potatura di un albero con l’ausilio di una scala e di una motosega a un’altezza di 2,50 metri è stato travolto da un ramo appena tagliato e rimasto incastrato nella chioma, così da cadere a terra riportando le lesioni al braccio in quanto la lama della motosega gli è finita proprio sull’arto. Ora starà al giudice stabilire se rinviare a giudizio il commissario Greco oppure archiviare il caso.
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