Assolta dall’accusa di bancarotta un’imprenditrice di Sonnino, rimasta coinvolta nelle indagini sul fallimento di una società abruzzese. La pontina Alessia Trulli, amministratrice della Antares Industrie, colosso dell’edilizia, era stata condannata dal Tribunale di Vasto a due anni di reclusione e all’interdizione per dieci anni dall’attività imprenditoriale. Una condanna emessa dal Tribunale di Vasto per lei e per i coimputati Dionigi Ponti, liquidatore della Imal Sud, srl dichiarata fallita a Vasto nel 2005, il socio di tale azienda, Alberto Fagiolo, e l’amministratore unico della Ginoma e consigliere Imal, Paolo Pracilio. Trulli era accusata come amministratore dell’Antares e della Merchant Company sas.
Per l’accusa erano stati distratti dal fallimento Imal 1,8 milioni, con un trasferimento simulato di proprietà di un capannone dell’azienda, venduto da Fagiolo a Trulli per 1,5 milioni e da quest’ultima alla Ginoma, per 1,9 milioni. Fagiolo e Trulli erano inoltre accusati di aver sottratto libri e scritture contabili della società. La pontina, difesa dall’avvocato Silvia Siciliano, ha impugnato la sentenza e la Corte d’Appello dell’Aquila ha assolto sia l’imprenditrice che gli altri coimputati.