Oggi il Fronte della Gioventù Comunista (FGC) di Latina ha contestato il convegno organizzato dall’Ufficio Scolastico Regionale presso l’Itis “Marconi” di Latina, che aveva come argomento il progetto di riforma della scuola del Governo Renzi, appunto “La Buona Scuola”. All’incontro erano invitati tutti i Dirigenti Scolastici della Provincia e i rappresentanti degli studenti. Era presente all’incontro il Presidente della Consulta Provinciale degli Studenti Gianmarco Lucreziano (17 anni, liceo “E. Fermi” di Gaeta), militante del FGC, che ha appoggiato le contestazioni. “RENZI E GIANNINI COME LA GELMINI. CONTRO LA SCUOLA DI CLASSE” – questo lo slogan scandito a grandi lettere sullo striscione srotolato dai manifestanti.
«Quello di oggi è l’ennesimo di una serie di tentativi di presentare con toni propagandistici la riforma Renzi-Giannini, che chiude un ciclo aperto in questi venti anni con le stesse parole d’ordine e gli stessi obiettivi che i governi di centro-destra con le riforme Moratti e Gelmini hanno perseguito.» – così ha commentato Lucreziano – «L’evidente accentuazione dell’ingresso dei privati nella forma del capitale privato e dell’inserimento delle aziende nei programmi formativi, in particolare per l’alternanza scuola-lavoro, costituisce di fatto una scuola a misura del profitto privato in tutto e per tutto. Inaccettabile la logica che si cela dietro l’idea dei finanziamenti differenziati alle scuole: dopo anni di tagli scellerati ai fondi ministeriali, si sceglie di mettere in competizione le scuole per accaparrarsi le poche briciole rimaste, in una logica di premialità per le scuole “migliori” che in realtà punisce le scuole “di serie B” e premierà decine di scuole paritarie, anch’esse incluse nelle valutazioni nazionali.»
Una vera e propria scuola-azienda, secondo la lettura del FGC, anche per i poteri garantiti ai Dirigenti Scolastici che faranno terminare ogni residuo di collegialità nelle scuole. «Del tutto mancante un vero piano sul diritto allo studio in un sistema che lascia sempre più studenti senza diploma. Ogni anno più del 20% degli studenti italiani abbandonano la scuola e moltissimi scelgono dove studiare in base alla loro possibilità economica. Il governo Renzi non fa nulla di nuovo e positivo per la scuola italiana: mentre si spende una miseria per il diritto allo studio, anche quest’anno saranno regalati 480 milioni di euro alle scuole private e si spenderanno ben 9 miliardi per l’acquisto degli F-35. Non una parola sui contributi studenteschi, la maggiore vergogna del nostro sistema d’istruzione che costringe le famiglie a pagare una tassa mascherata per mandare i figli a scuola, né sui trasporti mentre gli enti locali continuano a tagliare agevolazioni per gli studenti, a causa dei tagli e dei vincoli imposti dal patto di stabilità. »
«Per queste ragioni oggi abbiamo scelto di contestare un convegno che lungi dall’essere un momento di dibattito serviva soltanto a gettare fumo negli occhi» – ha concluso Lucreziano – «rivendichiamo una scuola realmente gratuita ed accessibile a tutti indipendentemente dal reddito, contro la scuola di classe proposta dal governo Renzi. Il 10 ottobre ci sono già stati i primi cortei studenteschi in tutta italia, e la nostra lotta in difesa della scuola pubblica proseguirà nei prossimi mesi. Sono sicuro che la Consulta Provinciale Studentesca sarà in prima linea in questa battaglia. »