Per giovedì 16 Ottobre, alle ore 18:00, presso l’Art Cafè di via Madonna del Soccorso – Cori monte, il gruppo Facebook “Sei di Cori se …” ha organizzato il suo secondo aperitivo culturale dal titolo “ … il naufragar m’è dolce in questo mare”. Un omaggio a Giacomo Leopardi, l’autore de “L’infinito”, che segue l’apericena dello scorso agosto, dedicata alla presentazione dell’ultimo libro di Pietro Vitelli “Canto d’amore per Lilli”.
L’incontro sarà moderato da Emilio Magliano e l’attrice corese Francesca Corbi reciterà alcune liriche del poeta recanatese. Interverranno alcuni rappresentanti del Cenacolo “Cantarellus”: Don Ottaviano Maurizi, presidente onorario; il dott. Ignazio Vitelli, presidente e fondatore, che illustrerà la storia del Convivio e introdurrà il tema “Leopardi, quel giovane favoloso”; l’avv. Gianni Dari Mattiacci, segretario. “Cantarellus” è un’associazione culturale nata nel 1986 e che si riunisce ogni ultimo martedì del mese presso l’ex frantoio di Cori valle. Il nome si ispira al fungo Cantharellus Cibarius (galletto) e negli anni ha accolto tanti ospiti illustri che hanno trattato numerosi personaggi ed argomenti di grande spessore.
L’appuntamento è stato fissato per lo stesso giorno in cui uscirà nelle sale cinematografiche il film “Il giovane favoloso” del regista Mario Martone, che racconta Giacomo Leopardi come un giovane ribelle capace di parlare a chiunque sia giovane, non solo anagraficamente, per la spinta verso la libertà che lo caratterizzava. Se l’aperitivo è all’Art Cafè, il digestivo è su Rai Tre che alle ore 23:15 trasmetterà uno speciale dedicato al nuovo film di Martone su Leopardi.
L’altro trait d’union della serata è che nel consueto cenacolo dell’ultimo martedì di Ottobre del Convivio “Cantarellus” si parlerà proprio del bambino prodigio che si trasformò in un giovane intellettuale, che lottò per uscire dalla sua prigione dorata, quel paterno ostello pieno di stimoli culturali ma povero di esperienze reali. Lasciò il natio borgo selvaggio per entrare nell’alta società italiana, dove Leopardi venne celebrato, criticato e infine emarginato. Il suo pensiero, di natura antica ma capace di guardare molto avanti, non era certo figlio del suo tempo.