Un furto milionario di cioccolato a marchio Lindt in una logistica di Tavazzano con Villavesco, in provincia di Lodi. Non un “colpo grosso”, quanto piuttosto piccoli ammanchi di volta in volta, che la multinazionale svizzera registrava nei carichi. Ma dal mese di aprile le “perdite” di materiale sono diventate sempre più significative e ripetute per toccare, a conti fatti, cifre record: 7 milioni e mezzo di euro. I bancali venivano stoccati nell’azienda lodigiana e da qui dovevano essere poi distribuiti sul territorio nazionale. Ma a quanto pare, durante l’itinerario qualcosa sarebbe andato storto. Ad agosto è stato scoperto il maxi furto e sono partite le indagini dei Carabinieri di Lodi, che hanno portato le tracce del presunto autore fino ad Aprilia. E proprio ad Aprilia si è consumato l’epilogo di questa storia, dolce per certi versi ma amara per altri: l’altra sera è stato arrestato Massimo Zibra, 55 anni, con precedenti penali, originario della provincia di Lodi ma da qualche tempo domiciliato nella periferia di Aprilia, a casa della compagna di origine bulgara.
I Carabinieri del Reparto Territoriale apriliano, attivati dai colleghi della Compagnia di Lodi, hanno tratto in arresto il 55enne al termine di un certosino lavoro di intelligence, in esecuzione all’ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal Tribunale di Lodi per il reato di “furto pluriaggravato, continuato, in concorso”. L’operazione rientra nell’ambito dell’attività d’indagine relativa al furto di cioccolata stoccata presso il polo logistico “Ingema Trading srl”, con sede proprio a Tavazzano con Villavesco. Ora le indagini andranno avanti per capire che fine possa aver fatto tutta questa cioccolata Lindt.