Castelforte, la caserma dei vigili del fuoco a rischio chiusura: proclamato lo stato di agitazione

vigili del fuocoProclamato lo stato di agitazione del personale dei vigili del fuoco di Castelforte. Lo hanno deciso le sigle sindacali Cisl, Uil e Confsal, in seguito al provvedimento del direttore generale Domenico Riccio sull’imminente chiusura anticipata al 20 ottobre del presidio dei pompieri la cui squadra Aib, costituita da cinque unità, sarà dislocata. Un provvedimento che definiscono “di estrema gravità”.

“La copertura del territorio sud pontino – spiegano in una lettera inviata, tra gli altri, al Prefetto di Latina, Antonio D’Acunto – sarà gravata dal personale di altre sedi dei vigili del fuoco, le quali depotenziate, inevitabilmente non  saranno più in grado di offrire un soccorso adeguato su tutto il territorio provinciale. Attualmente la Provincia dispone di circa 35 uomini operativi terrestri presenti giornalmente su tutto il territorio provinciale più 5 uomini della squadra Aib in convenzione con la Regione Lazio (totale 40 uomini). Eliminando tale squadra, prematuramente perderemmo 5 unità fondamentali, in un momento di carenza cronica di risorse umane. Inoltre, a breve partiranno da Latina 9 vigili del fuoco per effettuare il corso a capo squadra della durata di circa un mese e mezzo. Il territorio tutto sarà quindi depotenziato in maniera importante con ripercussioni gravissime sul soccorso”.


Una situazione, questa, che le sigle sindacali ritengono inaccettabile, come “inaccettabile riteniamo sia la dislocazione definitiva di personale operativo presso la sede vigili del fuoco di Castelforte, che sta predisponendo il nuovo comandante provinciale, dott. Ing. Liberati, e che in questo momento non si ritiene idonea ad ospitare un contingente numeroso di uomini con tutta la logistica che ne consegue”.

Nel recente incontro con il comandante, le sigle sindacali avevano chiesto di mantenere la squadra Aib fino al 31 dicemebre, giorno di scadenza della convenzione, in attesa dell’imminente assegnazione di ulteriori capi partenza e vigili preventivata tra novembre e dicembre utilizzando il tempo rimasto a chiusura della convenzione Aib nella ricerca di una sede ottimale di Castelfote per lo svolgimento del servizio h24. “Niente da fare, ci è stato risposto dai nostri vertici – dicono i sindacati – coloro i quali hanno il compito di predisporre e migliorare il soccorso tecnico urgente sul territorio salvaguardando la dignità lavorativa del personale”. Ora, quindi, sono state avviate le procedure dello stato di agitazione in attesa di una eventuale riconciliazione.