Formia, la rivolta dei quartieri “popolari”. Arriva l’esposto: “Trattati senza dignità”

*Quartiere Rio Fresco*
*Quartiere Rio Fresco*

I quartieri popolari contro l’amministrazione comunale di Formia, stufi di essere dimenticati, hanno inviato un esposto al sindaco, agli assessori e al dirigente alla polizia locale. Promesse elettorali disattese, degrado, incuria, abbandono, mancanza di sicurezza. Accuse forti quelle che lamentano, ma che non possono più essere rimandate secondo il comitato-associazione Rio Fresco di Formia e altri esponenti di quartieri popolari limitrofi. Perchè sembra di rivivere una storia già vista, quella delle rivendicazioni di cittadini che si sentono di serie “B”, specie dopo aver ottenuto qualunque promessa in campagna elettorale, poi puntualmente mancata. Un bacino di circa 2mila persone, già costrette a convivere loro malgrado con i disagi esistenziali propri ai beneficiari di case popolari, ma oltre al danno gridano alla beffa di un ulteriore abbandono, quello dei propri rappresentanti istituzionali più diretti.

"I cedimenti ai tombini sulle strade del quartiere"
“I cedimenti ai tombini sulle strade del quartiere”

E allora non vogliono più promesse o “regali”, ma solo il rispetto dei propri diritti da cittadini, come tutti gli altri. E in questo senso il Comitato lo ricorda bene, nell’esposto, quanto si sia adoperato ad un anno dalla nascita per occupare il vuoto istituzionale con la creazione di un organismo di rappresentanza dei residenti “popolari” per ridare qualità della vita ai quartieri dimenticati. Con iniziative sportive, culturali e religiose, largamente partecipate. Ma il lavoro svolto si è concentrato anche a cercare una collaborazione diretta con gli amministratori comunali grazie ad incontri avvenuti in più occasioni presso le sale messe a disposizione dalla parrocchia di San Giuseppe, e durante i quali nonostante le pressanti richieste di pari diritti e dignità, non sono mai arrivate risposte concrete.


"Erba alta a Rio Fresco"
“Erba alta a Rio Fresco”

Proliferare di ratti e insetti tra le erbacce circostanti l’abitato, privo di pulizia, rischi all’incolumità di grandi e piccoli dovuti a tombini stradali rotti o danneggiati e cornicioni lesionati e, infine, la sicurezza stradale, minata da comportamenti incivili alla guida, nella zona dei quartieri popolari e di via Rotabile, dove mancano dissuasori di velocità e controlli della polizia locale. “Non è più sopportabile – concludono – questo stato di cose e che i cittadini stufi di essere abbandonati a se stessi potrebbero attuare manifestazioni di protesta pur di essere trattati da cittadini degni del rispetto a loro dovuto”.

"Un marciapiede inaccessibile a Scacciagalline"
“Un marciapiede inaccessibile a Scacciagalline”

Nelle stesse ore dell’invio dell’esposto in Comune, è arrivata dal limitrofo quartiere popolare di Scacciagalline, una nota di protesta di cittadini che rivendicano lo stesso principio di eguaglianza: “niente di più vorrei da un’amministrazione, se non il rispetto a tutti dovuto, in egual misura, sempre e da chiunque è chiamato a gestire la cosa pubblica. Rispetto che si dimostra, a mio avviso, anche e soprattutto dalla cura e dall’attenzione alle piccole cose come quella di tenere semplicemente pulito un marciapiede, che tra le altre potenzialità ancora inespresse, permetterebbe di evitare possibili incidenti, poiché bambini, anziani, mamme con il passeggino, insomma chiunque percorra il tratto di strada delimitato dall’ormai scomparso marciapiede, sono costretti a camminare quasi al centro della carreggiata; considerando anche che in due punti, in piena curva, dove al passaggio dell’autobus dell’ATP rimane solo lo spazio per una sardina, il rischio diventa altissimo”.