
AGGIORNAMENTO – La sua ingenua preda l’aveva adescata su facebook. Si sono conosciuti, si sono più volte incontrati e, in occasione di queste innocenti passeggiate, è stata consumata, a più riprese, la violenza sessuale. L’inferno per una ragazzina di Formia di appena 14 anni, che chiamiamo con un nome di fantasia Federica, era iniziato nel novembre 2013 quando sul suo profilo facebook le aveva chiesto la solita e frettolosa amicizia l’operaio di 26 anni originario di Napoli ma da tempo residente a Formia: il giovane era sembrato molto gentile e cortese, nulla che lasciasse presagire il peggio e, soprattutto, continue e ripetute violenze sessuali ai danni di Federica, una studentessa, come tante di questa città, scuola, casa, palestra e, quando poteva, la parrocchia.
Ora, a distanza di mesi dall’ultimo caso di violenza commessa, l’uomo è stato arrestato con la gravissima ipotesi di violenza sessuale ripetuta da parte degli agenti del commissariato di Polizia di Formia. Gli uomini del vice questore Paolo di Francia hanno eseguito questa mattina un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del 26enne napoletano, provvedimento chiesto dal sostituto procuratore Francesco Cerullo ed emesso dal Gip del Tribunale di Cassino Donatella Perna.
Questa turpe e squallida vicenda, alimentata dall’utilizzo distorto della rete e del principale social network, ha tardato ad affiorare anche a causa delle pressioni psicologiche subite dall’ancora bambina dal suo nuovo amico. Ma Federica non è riuscita a nascondere e metabolizzare le scorie delle continue violenze cui era ormai abituata. Il suo silenzio è stato, per certi versi, un aiuto, una richiesta di soccorso ai suoi genitori, genitori come tanti, che le hanno estorto, a fatica, la verità, poi diventata il contenuto di una lunga e dettagliata denuncia presentata al commissariato.
Gli inquirenti avrebbero voluto emettere un fermo di Pg per l’operaio 26enne ma le risultanze, successive, di una meticolosa perizia cui hanno contribuito psicologi e assistenti che si sono presi cura di Federica hanno convinto il Gip del Tribunale di Cassino ad emettere oggi il provvedimento di custodia cautelare.