Polemiche sulle gare di offshore, il sindaco Procaccini: “C’è qualcuno che odia Terracina”. Ok dalla Regione

DSC_0152Mentre indefessamente continua la battaglia politica contro lo svolgimento del campionato del Mondo di offshore da parte del Movimento 5 Stelle, con l’ultima iniziativa: “l’interrogazione al Ministero del’Interno per la tutela del mare” dei senatori Vacciano, Simeoni, Fattori, Taverna, Moronese e Nugnes, e quella diretta al Consiglio regionale di Gaia Pernarella, giunge dalla Regione Lazio la nota che autorizza gli organizzatori e il Comune di Terracina a svolgere la competizione motonautica in programma dal 17 a 19 ottobre prossimi.

Di seguito e a stralcio pubblichiamo quanto stabilito dagli uffici regionali preposti all’incidenza ambientale.


Incidenza, ai sensi del DPR n. 357/1997 e s.m.i, lo svolgimento dell’evento sportivo “2014 UIL Class I – World Powerboat Championship – Mediterranean Grandi Prix”.

“In riferimento alle note pervenute – scrivono  il funzionario Coordinatore Valutazione Incidenza  dr. Valter Tonelli e il dirigente dell’area dr.ssa Erfisia  Maffeo – con la richiesta se sia necessario attivare la procedura di incidenza ai sensi dell’art. 5 del DPR n. 357/1997 sulle attività connesse allo svolgimento dell’evento sportivo in oggetto nel Comune di Terracina, all’esterno del Sito di  Importanza Comunitaria “Fondali tra Capo Circeo e Terracina” e del SIC “Fondali tra Terracina e Lago Lungo”.

Si premette che quanto segue attiene esclusivamente alla competenza di quest’area in materia di Rete Natura 2000 e procedura di valutazione d’incidenza, di cui alle direttive comunitarie 79/409CEE “Uccelli”, sostituita dalla direttiva 2009/147/CE e 92/43/CEE “Habitat” nonché al DPR n.357/1997 e s.m.i.

Si prende atto della documentazione trasmessa (relazione tecnica, elaborato grafico, calendario della manifestazione) e dell’integrazione (relazione tecnica integrativa), che l’evento sportivo si svolge in un breve periodo di tempo (17 – 19  ottobre) + tempi tecnici e che il circuito di gara, localizzato nello specchio d’acqua antistante il litorale, è esterno ai due SIC presenti …

… Nelle prove libere e nelle gare ufficiali il numero d’imbarcazioni previste contemporaneamente in mare è di 15 unità …

Rilevato che le banche dati a disposizione di quest’area non evidenziano la presenza di emergenze faunistiche localizzate nell’area d’intervento e aree contermini che indichino situazioni di criticità rispetto all’intervento in argomento.

Offshore
Offshore

Verificato che nei formulari standard dei due SIC non sono segnalate altre specie oltre la posidonia oceanica.

Considerato il breve arco temporale in cui si svolgono le attività connesse all’evento sportivo, le modalità di svolgimento della manifestazione, la localizzazione esterna ai due SIC e l’assenza di interventi diretti sull’habitat “praterie di posidonie” presenti nei due siti di importanza comunitaria, si ritiene che le attività non comportino incidenze negative dirette o indirette sui  valori ambientali tutelati dai SIC.

Si comunica pertanto che l’istruttoria in merito alle attività in argomento è da considerarsi FAVOREVOLMENTE CONCLUSA con la presente comunicazione senza che sia necessario attivare ulteriori fasi della procedura di valutazione di incidenza, ai sensi dell’art. 5 comma 3 del DPR n.357/1997 e s.m.i”.

“E’ un verdetto ambientale che in verità già conoscevamo – sostiene il sindaco Nicola Procaccini perché lo scorso anno si era svolta,  nelle stesse acque, la prima edizione di questo campionato del mondo di offshore, e noi c’eravamo posti lo stesso problema, in merito all’impatto che questo evento potesse avere sull’ambiente.

Avevamo verificato che l’impatto ambientale era pressoché inesistente, perché le barche in gara non “pescano nulla” e non impattano su ciò che c’è sotto il livello del mare: la posidonia o il pascere della fauna marina.

L’evento poi avviene in bassa stagione turistica e nell’area di gara individuata in altri tempi transitano traghetti, imbarcazioni da diporto, paranze e qualunque altro genere di imbarcazioni a motore.

Nonostante tutto ci siamo comunque rivolti alla Regione Lazio, insieme con l’organizzatore Sardellitti, per avere da loro un parere sull’eventuale necessità di una valutazione di incidenza ambientale.

La Regione Lazio, attraverso la sua dirigente Maffeo, ci ha scritto che per tal evento la valutazione ambientale non serve, perché la documentazione tecnica della competizione in possesso dell’Ente rappresenta uno scenario meno impattante della normale attività, sia peschereccia sia da diporto, nell’area individuata.

Basterebbe pensare poi al fatto che questo tipo d’imbarcazioni che partecipano al mondiale offshore non hanno gli scarichi in acqua, ma in aria, quindi si tratta d’imbarcazioni che inquinano meno di qualunque altro tipo.

Sarebbe bastato per chi ha sollevato questo genere di polemica un’informazione più puntuale e preventiva.

Questa non è stata attuata e a me dispiace, perché ho la sensazione che ci siano persone che odiano Terracina dentro la nostra città, che ci siano delle organizzazioni politiche o metapolitiche che hanno come interesse unico che tutto vada sempre peggio.

Ho la sensazione che quasi si goda del fatto che le cose vanno male.

Dispiace che non ci sia da parte di qualcuno la capacità di rimboccarsi le maniche e di far andare le cose eventualmente meglio.

E’ stata una critica a prescindere, un elemento che in questi tre anni di governo cittadino ho imparato a conoscere bene, oltre ad un elemento di sadomasochismo che è connaturato con la nostra identità di terracinesi, che è un po’ la nostra parte buia.

Però accanto a questa parte buia c’è una parte che invece splende di entusiasmo, di coraggio, di partecipazione, e questi giorni che ci aspettano, in cui Terracina sarà di nuovo sotto gli occhi e i riflettori di tutto il Mondo, dimostreremo che Terracina è un posto straordinario e che la sua gente è un popolo eccezionale.

Mettiamoci dunque l’abito buono il prossimo fine settimana, – termina Procaccini – cerchiamo di esprimere il meglio di noi stessi, facciamo un buon servizio alla nostra città e  non considerando chi tra di noi vuole solo il male di Terracina”.

INTERVENTO ASSESSORE ALL’AMBIENTE FABIO MINUTILLO

 

A nome dell’intera amministrazione, degli organizzatori, delle decine di volontari, degli operatori economici locali, e di tutti i terracinesi che vorrebbero godersi in santa pace un evento sportivo di caratura internazionale come il campionato mondiale di motonautica che già l’anno scorso attirò su Terracina l’entusiasmo e l’attenzione di appassionati provenienti da tutto il mondo, voglio dire una volta per tutte: basta.

Basta con le bugie, la disinformazione, la speculazione politica fatta sulla pelle della nostra città. A beneficio di tutti i concittadini in buona fede, mi permetto di riepilogare, sintetizzando come stanno realmente le cose.

  1. Nella cosiddetta “zona Sic IT6000013 – Fondali tra Capo Circeo e Terracina (e Terracina ne ha 8 di zone Sic)” non esiste alcun divieto allo svolgimento di manifestazioni sportive motoristiche. Tanto è vero che tale zona può essere quotidianamente attraversata da pescherecci, imbarcazioni da diporto o da lavoro di qualsiasi dimensione e tipologia, compresi eventuali transatlantici o grandi navi da crociera.
  2. La gara, comunque – esattamente come l’anno scorso – non si svolgerà in alcuna zona Sic, tuttalpiù nelle sue immediate vicinanze e nessuna delle boe che delimitano il percorso verrà collocata in zona Sic.
  3. Ad ogni buon conto, su sollecitazione dell’amministrazione comunale e della capitaneria di porto, gli organizzatori dell’evento sportivo hanno chiesto ed ottenuto dalle autorità regionali preposte l’esclusione della Valutazione d’Incidenza Ambientale. Infatti, a seguito della documentazione prodotta, è stata verificata l’assenza di rischi ambientali, particolarmente per le praterie di posidonia. Per trasparenza si allega la nota regionale trasmessa per conoscenza al Comune di Terracina.
  4. Come rilevato anche nella suddetta nota, e contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, non esistono imbarcazioni meno inquinanti dei motoscafi offshore protagonisti della competizione. Difatti, pescando solo pochi centimetri non sono in grado di generare alcun moto ondoso. Ma soprattutto, trattandosi di barche i cui scarichi sono rivolti in aria e non in acqua, queste hanno un potenziale inquinante molto minore di qualunque altra imbarcazione a motore esistente.
  5. Per estrema sicurezza, nonostante i motoscafi in gara preferiscano dotarsi del minor quantitativo possibile di carburante al fine di non appesantirsi e pregiudicare l’assetto idrodinamico, l’organizzazione si è fatta carico di macchinari specifici denominati Oil Skimmers. Ovvero pompe aspiranti per il recupero di idrocarburi dalla superficie del mare, in caso di improvvisa fuoriuscita.

Cinque risposte, cinque considerazioni che avrebbero potuto consigliare ai parlamentari e consiglieri regionali del M5S, pagati profumatamente con i soldi dei contribuenti, di informarsi adeguatamente prima di fare un’interrogazione parlamentare per sabotare un evento sportivo così prestigioso per la nostra città. Ove mancassero loro altri temi più concreti e sentiti per difendere l’interesse dei terracinesi, mi permetto di segnalare: la stazione ferroviaria chiusa a seguito di una frana da oltre due anni, l’imminente chiusura del tribunale con le ovvie ricadute negative sulla sicurezza dei cittadini, l’ospedale Fiorini ogni giorno più spolpato di uomini e strumenti per il suo corretto funzionamento, la riqualificazione delle vie d’acqua con evidenti benefici in termini ambientali e di mobilità sostenibile. Terracina gliene sarebbe assai grata.