Fondi, la fiera di Sant’Onorato al via tra le proteste dei commercianti “abusivi”. E coi borseggiatori

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*Staffetta tra Carabinieri, Municipale, polizia e finanza per placare gli animi*

Un fiume di gente, dalle prime ore di venerdì, in occasione della ricomparsa nel cuore di Fondi della storica fiera collegata alla festa patronale. Un ritorno alle origini accolto con entusiasmo, ed accompagnato a partire dalla nottata da un cospicuo dispiegamento di forze dell’ordine, impegnate in divisa e in borghese a tenere sotto controllo la situazione. Presenza concreta, che però non ha evitato veementi contestazioni e lunghi momenti di tensione: per ore poliziotti, carabinieri, agenti della Municipale e finanzieri si sono dovuti barcamenare con decine di commercianti non autorizzati che, almeno inizialmente, pur di piazzare i propri banchi promettevano ferro e fuoco.

Tra i trenta e i quaranta, molti dei quali campani, gli spuntisti “facinorosi” che dalle 10 circa, e fino all’ora di pranzo, tra proteste anche sguaiate e veementi lamentele sui pochi posti disponibili hanno provato a dettar legge durante la fiera di Sant’Onorato, cercando di collocarsi arbitrariamente tra via Ferrari e via Ponte Nuovo, su uno dei lati di piazza De Gasperi. Inutilmente, a dispetto del baccano, giustificato o meno che fosse.


Giunti in città in nottata, erano decisi a lavorare ad ogni costo, nonostante l’assenza di posteggi loro riservati: se qualcuno sosteneva di aver presentato regolare domanda in Comune a mezzo Pec senza venir inserito per tempo in graduatoria, altri, la maggior parte, per un motivo o per un altro non avevano inoltrato un bel nulla, almeno secondo tempistiche e modalità indicate dall’amministrazione per l’occasione.

Ciò nonostante, sperando in un comportamento “accomodante”, pretendevano di collocarsi a due passi dei commercianti regolari, che per la due giorni di festa avevano sborsato fior di quattrini. “Abbiamo famiglia e figli da sfamare”, il generale leitmotiv dei dimostranti. Ad un certo punto, c’era chi pretendeva chissà quale intervento del sindaco. Il quale, seppure si fosse intromesso, non avrebbe potuto far altro che confermare una scontatezza: senza aver seguito il normale iter burocratico, tutti a casa.

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*Tra il labirinto di bancarelle, anche i soliti malintenzionati*

Concetto che hanno provato ad inculcare a più riprese le stesse forze dell’ordine presenti, che per mantenere la calma e evitare colpi di testa dei più nervosi hanno dovuto sudare le classiche sette camicie. Sventando anche il tentativo di più di qualcuno di fare di testa propria, allestendo senza troppi problemi il banco di vendita a dispetto del fermo “niet”. Una provocazione ad ogni modo terminata sul nascere: a fermare gli interessati, la minaccia di sequestri e denunce. Uno spauracchio che, unito alla paziente opera di mediazione delle autorità, ha pian piano portato gli “abusivi” a placare i toni. Per poi fare fagotto e andare via alla spicciolata, senza ulteriori problemi.

SOLITI IGNOTI IN AZIONE – Tra le cose che, un po’ da sempre, caratterizzano maggiormente la fiera di Sant’Onorato, ci sono gli ombrelli e i furti. Nell’occasione, mancando i primi causa sole battente, la tradizione non è stata comunque disattesa del tutto: tra borseggi e furti con destrezza, sono state diverse (ed ancora in via di quantificazione) le denunce e le segnalazioni presentate venerdì a polizia e carabinieri. Ad essere prese di mira, manco a dirlo, persone anziane, quasi tutte donne.