Le periferie apriliane dicono No alla tasi: non abbiamo servizi

Le periferie vogliono non pagare quei servizi indivisibili previsti dalla Tasi, la tassa pagata sugli immobili. Sono 30 centesimi a metroquadro calcolati sulle abitazioni che servirebbero a finanziare l’illuminazione pubblica, la sicurezza, l’anagrafe, la manutenzione delle strade ecc. Perché pagare dei servizi di cui le periferie non usufruiscono? È stata sostanzialmente questa la domanda che il Coordinamento dei Consorzi e delle Borgate di Aprilia ha sottoposto al Sindaco e all’Amministrazione comunale nel corso dell’ultima riunione di lunedì sera. Le borgate avevano già sollevato il problema qualche mese fa, forti di alcuni articoli de Il Sole 24 Ore che prevedevano proprio questa eventualità. L’anno scorso i servizi indivisibili erano calcolati sulla Tassa Rifiuti, quest’anno sulla Tasi, l’ex Imu sulla prima casa, che andrà pagata entro il 16 ottobre.

“In alcuni Comuni del nord Italia – spiega il Presidente del coordinamento Roberto Donzelli – hanno già presentato ricorso. Faremo anche noi questi passaggi, perché non è concepibile che dobbiamo pagare un balzello che non ci restituisce nulla”.


“La risposta del Sindaco – prosegue Donzelli – è stata quella che il Comune deve recuperare quello che il governo centrale gli ha decurtato, insomma in un periodo che tante famiglie stanno in sofferenza economica le conseguenze le deve pagare sempre il cittadino”. Che, va ridetto, in cambio non riceve nulla.

Chissà se i cittadini delle periferie di Aprilia si metteranno alla testa di un movimento contro la Tasi.

via fossignano1Non è stato questo l’unico argomento di discussione in quella riunione. In primis la questione ambientale, con i cumuli di rifiuti che continuano ad essere abbandonati in strada, passando poi ai lavori per le opere di urbanizzazione: Fossignano 5, dove i lavori per le reti fognanti sono bloccati da circa un anno, i finanziamenti da parte della Regione Lazio sulla Legge 6 di € 1.400.000 per La Gogna, la variante per Fossignano bloccata perché il direttore dei lavori non ha ancora avuto il tempo per andare al Genio Civile per sbloccare la pratica; e ancora la condotta primaria finanziata dal mutuo della Cassa depositi e Prestiti, i progetti di Fossignano 4, Casello 45 e del depuratore di Casalazzara per un finanziamento di € 3.000.000 che dovrebbero arrivare dall’Assessorato all’Ambiente della Regione.

Infine, la richiesta di ripristinare la vecchia via Brembo, traversa di via Fossignano, il cui tracciato si interrompe a metà costringendo i mezzi della nettezza urbana a farsi un km in retromarcia. Si tratterebbe di ripristinare un anello stradale che mette in comunicazione le due via Brembo che in origine la società “Florentia”, quando ha effettuato la lottizzazione, aveva tracciato a ferro di cavallo. La cattiva manutenzione ha interrotto l’anello, questo causa seri problemi di percorribilità. Basterebbe spianare 400 metri di strada, tra l’altro già esistente: il Sindaco ha promesso che sarà fatto