
Il cerimoniere del sindaco di Formia Sandro Bartolomeo, Benedetto Assaiante, è in malattia. Eppure è passato circa un mese e mezzo da quando, secondo una comunicazione ufficiale del Comune di Formia, il sindaco e il suo cerimoniere hanno concordato la sospensione di Assaiante, a seguito delle rivelazioni contenute nell’indagine per associazione a delinquere all’interno del Comune, ribattezzata Sistema Formia, e che vede l’ex assessore ai lavori pubblici nella precedente giunta guidata da Michele Forte, pesantemente coinvolto. Una sospensione concordata per permettere all’ex vice di Michele Forte e suo fido compagno di avventura, poi passato sotto l’ala protettrice di Bartolomeo, di chiarire quanto lui contestato dal pubblico ministero titolare dell’inchiesta Giuseppe Miliano: l’associazione a delinquere appunto.
Tuttavia nonostante la parola “sospensione” faccia pensare ad un provvedimento disciplinare nei confronti di Assaiante, si tratta di un concetto inappropriato. Perchè Assaiante, in virtù del contratto a tempo determinato che lo legava, o ancora lo lega, alle sorti dell’amministrazione Bartolomeo, e che sarebbe dunque decaduto al decadere della legislatura in essere, non poteva essere sospeso, ma bensì solo licenziato. Un licenziamento ambiguo, che allo stato attuale non sembra ancora essere avvenuto. Infatti attualmente Benedetto Assaiante ha ottenuto un periodo di riposo per malattia, dopo aver beneficiato, di diritto, di circa un mese di ferie non godute. E allora com’è possibile concedere l’assenza dal posto di lavoro per malattia ad un dipendente che è stato licenziato? Questo resta un mistero. Come un mistero appare la disparità di trattamento tra lo stesso Assaiante e quello invece riservato ad un altro collaboratore diretto del sindaco Bartolomeo, ovvero l’ex capo di Gabinetto Giovanni Acampora.

Quest’ultimo infatti, nonostante a differenza di Assaiante non sia formalmente nè indagato e nè denunciato nella medesima indagine, seppur presente all’interno delle carte della Procura della Repubblica di Latina, che lo annovera con un apposito fascicolo numerato che compone l’indagine, ha avanzato e ottenuto le dimissioni dall’incarico. Il sindaco in quell’occasione si era detto “profondamente addolorato”, auspicando un breve periodo di assenza del suo collaboratore, senza però proclamare una sospensione che sà invece più semplicemente di allontanamento temporaneo. Che però, per Assaiante, sembra già essersi esaurito, d’altra parte ora è in malattia. Ma forse allora non se n’è mai andato.