“Attenti agli investimenti economici”, il vice-questore Cascella saluta la città di Terracina

Il vice-questore Rita Cascella
Il vice-questore Rita Cascella

“Lascio una città con una rinnovata fiducia nelle istituzioni. Era impaurita, adesso inizia ad aprirsi e ad acquisire una nuova consapevolezza del concetto di pubblica sicurezza. Questo grazie anche all’impegno in prima linea di associazioni e scuole che hanno sostenuto i nostri sforzi nel diffondere la cultura della legalità”. “L’emergenza maggiore in questo momento? Gli investimenti economici, mai abbassare la guardia su chi compra cosa”. E’ una Rita Cascella entusiasta quella che abbiamo incontrato ieri mattina nel commissariato di via Petrarca, in procinto di partire per Roma per il corso di formazione dirigenziale e la successiva nomina a Primo Dirigente. “E’la prima volta che da questo commissariato esce una promozione- commenta con un pizzico di legittimo orgoglio- Io vado via soddisfattissima per i risultati prodotti in questi quasi sette anni di lavoro. Mi mancherà Terracina, mi mancherà il mio personale che ha saputo dare il meglio di sé”, e si permette anche una metafora: “Con il giusto direttore d’orchestra hanno saputo suonare la sinfonia migliore”. Il vice-questore Cascella non nasconde la commozione quando parla dei ‘suoi’ uomini, e la prima cosa che ci fa vedere è proprio il regalo della squadra di P.G.: un libro fotografico con gli articoli di stampa delle operazioni più brillanti portate a termine insieme, con l’immancabile dedica.

*Commissariato di Polizia di Terracina*
*Commissariato di Polizia di Terracina*

“Del resto 256 persone arrestate e 450 operazioni di ordine pubblico la dicono lunga su come abbiamo lavorato. 1200 pattuglie e oltre 5000 fotosegnalamenti nel solo 2013, quasi 2300 persone identificate nel primo semestre di quest’anno. Ho fatto in modo che il concetto di pubblica sicurezza fosse chiaro: non solo polizia giudiziaria, ma una presenza totale sul tutto il territorio”. Rita Cascella l’aveva detto dopo appena 6 mesi dal suo arrivo che questo territorio aveva delle potenzialità negative, e tutti sappiamo le reazioni: “Non dimenticherò mai l’attacco istituzionale nei miei confronti. Si può non condividere il pensiero, ma i modi furono indecorosi a maggior ragione perché arrivarono da un’istituzione E comunque i fatti hanno parlato”. Molteplici e importanti, infatti, le operazioni condotte relativamente alle infiltrazioni della criminalità organizzata in città “che non si è presa tutto ma ci prova” continua Rita Cascella. Non dimentichiamo, giusto per citarne una, quella dell’estate 2009 terminata con la chiusura di quattro esercizi commerciali, tutti legati alla somministrazione di cibi e bevande, gestiti da personaggi con un certificato penale, gente che quelle licenze non avrebbe mai dovuto averle. “La pubblica amministrazione deve fare quello che la legge prevede, ma certe indagini dovrebbero indurre a qualche riflessione”. Quella che la rende più orgogliosa, due omicidi a parte risolti? “Quella sulla Terracina Sviluppo, che ha portato a due denunce. E’ stata una sfida alla norma, non c’era un straccio di querela eppure ci sono riuscita”. Ma è altrettanto orgogliosa delle famiglie aiutate quando erano in crisi con i figli minorenni. “In quel caso sono bastate delle semplici chiacchierate”.


I NUMERI DELLA POLIZIA GIUDIZIARIA DAL 2012

I dati riguardano solo gli ultimi due anni, ma le indagini e gli arresti messi a segno dalla squadra di polizia giudiziaria agli ordini della Cascella sono la cartina tornasole perfetta per capire che macchina è stata fino a oggi il commissariato di via Petrarca. Se il 2012 si era concluso con l’arresto di tre ragazzi responsabili di una rapina a mano armata ai danni del Pim di viale delle Industrie, nel 2013 si è conclusa una complessa indagine sul riciclaggio di vetture ai danni di una concessionaria di Terracina. Tutto era partito da un normale controllo amministrativo che aveva permesso di scoprire un’auto rubata con la quale i responsabili avevano prodotto una sorta di ‘clone’ utilizzando il numero di telaio contraffato per truffare le compagnie assicurative denunciando falsi incidenti stradali. A febbraio dell’anno scorso svolta nelle indagini sull’omicidio di Gaetano Marino con l’arresto per favoreggiamento di Raffaele Iavazzi, mentre il mese successivo ben 11 persone erano state denunciate per favoreggiamento e permanenza dell’immigrazione clandestina. Primavera ‘calda’ quella del 2013: ad aprile la polizia aveva arrestato subito dopo il fattaccio il responsabile di una violenta rapina ai danni della proprietaria di una tabaccheria, gravemente ferita con un coltello, mentre il mese successivo c’è stata una violenta aggressione a colpi d’ascia tra indiani culminata con l’arresto di tre stranieri. Brillante l’operazione Lupin che ha permesso di disarticolare una banda di dieci ragazzi considerati autori di una serie di colpi come rapine, furti in abitazioni e negozi. E poi l’omicidio di Vincenzo Del Prete, risolto in poco tempo in collaborazione con la Mobile di Latina. Attestati di stima sono giunti da più parti, per esempio dall’Ascom.