
Ad ognuno la propria buona dose di solidarietà. In seguito alla denuncia dell’ex sindaco di Gian Battista De Filippis e dell’ex assessore Pasqualino Mastrobattista per diffamazione a mezzo stampa per via delle vignette “indigeste” all’attuale primo cittadino di Lenola Andrea Antogiovanni, ogni parte politica ha fatto quadrato.
Per Antogiovanni, sebbene solo a livello informale, tra rendez-vous in Comune e messaggini sono giunte una dopo l’altra le manifestazioni di ferma vicinanza dei membri del gruppo di maggioranza. Con più di qualcuno, raccontano da Palazzo, che lo ha invitato “ad andare avanti”. Probabilmente non solo in senso strettamente politico, ma anche a livello giudiziario: insomma, il sentore è che la querelle possa non essersi esaurita con la denuncia-querela presentata ai carabinieri nei giorni scorsi.
Nel frattempo, a spezzare una lancia in favore degli esponenti del Movimento Civico deferiti per “troppa satira”, ci hanno pensato i colleghi dell’opposizione organici alla Lista per Lenola. Per loro, i vicini di banco sono colpevoli “solo di condurre una battaglia dura contro una amministrazione che a loro e a nostro giudizio sta mal governando il paese. Ognuno usa i toni che meglio si addicono al carattere personale di ciascuno. Siamo convinti che l’aver denunciato ciò che in ogni angolo del paese si sussurra, sembra doveroso. Qualche affermazione eccessivamente esagerata può sfuggire. Buon senso suggerisce che ci si può adeguatamente difendere con gli stessi mezzi senza ricorrere alla carta bollata. Anche nei nostri confronti sono giunte dichiarazioni offensive. Ci siamo sempre sforzati per accoglierle con un sorriso”.
A riguardo, una sottolineatura dello stesso Movimento Civico: “Negli ultimi mesi abbiamo fatto finta di non vedere e di non leggere gli insulti degli avversari ed in particolare di qualcuna che addirittura ci definì ‘papponi’. Non è nostro costume utilizzare la carta bollata, bensì la carta e la penna, ora sostituiti dal computer. Però, d’ora in poi, difficilmente passeremo sopra a certe affermazioni ed anche ad altre cose”.
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