Ha confessato tutto, sostenendo di aver agito così perché aveva bisogno di denaro, il commesso dell’Ufficio del Giudice di Pace di Latina arrestato, con l’accusa di peculato, dalla Guardia di finanza. Dario Pace, 47 enne di Aprilia, ha ammesso davanti al gip Nicola Iansiti tutte le contestazioni a lui mosse, e il suo difensore, l’avvocato Paolo Censi, ha chiesto per l’indagato una modifica della misura cautelare. Il giudice si è riservato la decisione, ma il sostituto procuratore Giuseppe Miliano ha espresso parere negativo, specificando che su quanto accaduto all’Ufficio del Giudice di Pace sta ancora indagando. Il 13 ottobre, intanto, si discuterà al Riesame il ricorso del 47 enne contro la misura della custodia cautelare in carcere emessa a suo carico.
Home Cronaca