Cisterna, strade urbane pericolose e abbandonate

Via Marconi
Via Marconi

Cisterna e le sue strade urbane più pericolose, meno curate, più dissestate. Quelle dimenticate dalle amministrazioni che si sono susseguite negli ultimi anni  e quelle che, nonostante abbiano fatto parlare di se tante volte, nessuno è riuscito mai a sistemare. Intanto, ogni giorno il bollettino di guerra degli incidenti stradali si allunga tristemente ed i soldi pubblici per intervenire seriamente sui percorsi più disagevoli per automobilisti e pedoni sono sempre di meno.

Quante volte i cittadini hanno segnalato il pericolo che corre chiunque percorra in qualsiasi modo via Marconi? Innumerevoli, eppure è così dagli anni Settanta, senza un marciapiede e col ponticello sulla ferrovia che in confronto quelli di corda in Tibet danno sicurezza.


Poi ci sono le vie di Franceschetti, via dei Lecci su tutte: piena di buche, senza camminamento pedonale e con un sistema di illuminazione del tutto insufficiente. Eppure, via Marconi e via dei Lecci, sono arterie estremamente frequentate non solo dalle centinaia di cittadini che vi risiedono. Entrambe, infatti, collegano la zona urbana all’Appia, per questo non possono essere considerate stradine di periferia qualunque. Poi ci sono quelle lasciate un po’ a se stesse, nonostante si trovino in pieno centro. E’ il caso di via Monti Lepini, il tratto che va dal punto di Primo soccorso fino alla scuola Dante Monda, passando per il centro commerciale La Grangia. Praticamente in questi cinquecento metri di strada si concentrano alcuni dei centri nevralgici della città, una delle scuole più frequentate, il centro commerciale, alcuni bar, il pronto soccorso (appunto) e da qualche mese anche un nuovo centro residenziale appena finito di costruire. Tutti questi poli di attrazione pedonali con un marciapiede ridotto al minimo, solo da una parte. A destra infatti, procedendo da Cisterna in direzione Cori, non c’è niente. Cioè, ci sono esercizi commerciali, villini, imprese e persino un quartiere residenziale, però non c’è il marciapiede. La lista delle strade cisternesi sulle quali urge un intervento è lunga e non si esaurisce certo con quelle citate. Da qualche parte, d’altronde, bisogna pur cominciare.