Terracina, parcheggio al Parco del Montuno: la Corte dei Conti condanna i tecnici

*Lavori al Montuno*
*Lavori al Montuno*

Il progetto del parcheggio interrato al Parco del Montuno non è stato altro che uno sperpero di denaro per il Comune di Terracina. Soldi spesi senza che sia poi stata realizzata alcuna opera. A confermare l’ipotesi della Procura contabile sono stati i giudici della Corte dei Conti del Lazio, che hanno condannato due tecnici. Ma nelle casse comunali dei quasi 127 mila euro persi ne rientreranno poco più di 51 mila.

A giudizio per il parcheggio, oggetto anche di un procedimento penale, sono finiti  l’ing. Armando Percoco, estensore del progetto e direttore dei lavori, il geometra Alberto Leone, responsabile unico del procedimento, e l’ing. Vincenzo Fusco, all’epoca dirigente comunale ai lavori pubblici. Il parco venne reso inaccessibile per tre anni a cittadini e turisti. L’amministrazione Nardi voleva realizzare lì 70 posti auto interrati. Il tutto nonostante l’area fosse gravata da vari vincoli: paesaggistico, archeologico e urbanistico. Un progetto e un cantiere avviati senza però alcuna indagine archeologica.


*La Corte dei Conti*
*La Corte dei Conti*

Quando venne trovato un muro romano lungo 15 metri e altro 3 e mezzo si bloccò così tutto e il Comune rinunciò a costruire il parcheggio, perdendo appunto 126.772 euro liquidati alla ditta Gemini Appalti per il primo stato di avanzamento lavori. La Procura presso la Corte dei Conti, aperta un’indagine e convinta del danno erariale, ha mandato i tre tecnici a giudizio, chiedendo loro di restituire quanto speso dal Comune. I giudici hanno ora stabilito che in quell’area i lavori non sarebbero dovuti mai iniziare e che la richiesta tardiva di un parere alla Soprintendenza è stata grave.

Per un problema procedurale la citazione di Fusco è stata però dichiarata inammissibile. La Corte dei Conti si è così espressa solo sugli altri due, ritenendoli appunto responsabili dello sperpero di denaro. Ma alla fine, considerando che le indagini archeologiche avrebbero avuto comunque un costo e l’esclusione dal giudizio di Fusco, l’ing. Percoco e il geometra Leone sono stati condannati a risarcire al Comune di Terracina soltanto 25.590 euro a testa. L’ente pubblico non recupererà neppure la metà del denaro speso per un parcheggio di cui non si è mai vista e mai si vedrà la luce.

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