Altre due batoste per il Comune di Minturno, che è stato condannato al pagamento delle spese legali per 6mila euro in totale da due sentenze del Tar per i ricorsi proposti dalle compagnie telefoniche Telecom e Vodafone in merito all’installazione della mega antenna di 36 metri su un terreno privato a due passi dal lungomare di Scauri. Sentenze fotocopia come quella già pubblicata qualche settimana fa e che vedeva protagonista l’H3G.
I giudici amministrativi hanno sottolineato come non sia stata analizzata nel dettaglio “l’interferenza dell’impianto da realizzare con una condotta idrica e fognaria che insisterebbe nell’area di intervento”. Nel provvedimento impugnato si afferma, infatti, che “l’impianto da realizzare sorgerebbe in prossimità di una condotta idrica e fognaria per cui sarebbe occorso un parere di Acqualatina Spa (cioè del gestore del servizio idrico integrato) che non è stato invece richiesto”. E ancora, dicono i giudici, “né il Comune né gli intervenienti (i 20 residenti ad opponendum, ndr) hanno fornito alcuna prova che l’area su cui dovrebbe essere realizzato l’impianto della ricorrente si trova sul (o anche solo nell’immediata prossimità) del tracciato della condotta idrica in questione e quindi in posizione anche solo potenzialmente idonea a ostacolare l’attività manutentiva del gestore del servizio idrico”.

E aggiungono: “Se il Comune riteneva che il progetto della ricorrente interferisse con una preesistente condotto idrica o fognaria e che esso non rappresentasse fedelmente questa situazione sarebbe stato obbligo del Comune non limitarsi a verifiche cartolari nei propri archivi ma inviare propri dipendenti sul luogo al fine di eseguire un rilievo che facesse definitiva certezza”.
A queste motivazioni si aggiunge il fatto che il Comune di Minturno non ha ancora adottato un regolare piano antenne, tuttora allo studio della azienda incaricata, la Polab di Pisa, che ad oggi non ha ancora ricevuto l’intera documentazione dagli uffici dell’Ente. Documentazione che – come è stato riferito nell’ultimo consiglio comunale – non si trova. A mancare, scrivono i giudice del Tar, è anche il parere dell’Asl mentre troppo generico risulta il regolamento comunale sugli impianti di telefonia mobile per poter normare l’installazione delle antenne. Una nuova sentenza per la quale il Comune di Minturno soccombe perché deficitario dal punto di vista documentale.