Lenola, consiglio a porte chiuse sulla Municipale

*Il Comune di Lenola*
*Il Comune di Lenola*

Le accuse a porte chiuse. Dal pubblico alla fonotipista incaricata di registrare la seduta. Tutti messi alla porta dell’aula consiliare di Lenola all’inizio della discussione, nella seduta di martedì, del punto “del mistero”, per poi fare ritorno a chiusura. Per quanto riguarda i “superstiti”, sindaco, assessori e consiglieri di ambedue gli schieramenti, tutti senza cellulare, spento e messo sul tavolo onde evitare registrazioni.

Per l’amministrazione, però, nessun problema: “Non vedo dove sia la stranezza”, ha commentato il presidente del consiglio Marco Mastrobattista. “Abbiamo semplicemente applicato il regolamento a tutela della persona citata”. Il cui nome però risulta ugualmente da una relazione presente da giorni sul sito istituzionale, visibile da tutti e quindi ormai di pubblico dominio.


Non un punto qualsiasi, quello che ha portato l’amministrazione Antogiovanni a “tappare le orecchie”. Se non altro perché direttamente ricollegabile a una serie di vicende che nelle ultime settimane in paese hanno creato un polverone: volantini anonimi con pesanti accuse di illegalità rivolte a Municipale e Comune; il “siluramento”, tramite mancato rinnovo del contratto, della responsabile della stessa polizia locale, Gianna Elena De Filippis, la cui nomina venne nei mesi scorsi attenzionata dai carabinieri; le accuse lanciate da quest’ultima contro il corpo che fino a pochi giorni prima dirigeva e contro una classe politica accusata di “scelte autoritarie”.

Un rapido susseguirsi a cui va ad aggiungersi – e qui è scattata la “censura” a tutela di chi vi viene citato – la pesante relazione stilata dall’ormai ex responsabile della Municipale al momento dell’addio. Un documento che stronca senza mezzi termini la funzionalità del servizio, parla di ostilità interne al corpo, getta in più punti ombre su presunte inadempienze e comportamenti anomali. E su cui, per mezzo di un’interrogazione presentata nel corso del consiglio “momentaneamente svuotato” dell’altro giorno, l’esponente di minoranza Severino Marrocco aveva chiesto al sindaco spiegazioni ufficiali. Legate anche alla mancata riconferma della De Filippis, salutata dall’amministrazione nonostante “l’ottimo lavoro svolto”, come spiegato dal sindaco al momento del benservito, e nonostante l’amministrazione vi avesse investito in termini economici, dall’acquisto della divisa alla formazione.