Scena muta quella fatta dal veterinario Piero Giuliani, di Sabaudia, davanti ai carabinieri del Nas, delegati dal sostituto procuratore Giuseppe Miliano a interrogarlo. Il professionista, dipendente dell’Asl, è uno degli indagati nell’inchiesta sul presunto sistema di illeciti che sarebbe stato costituito all’ombra degli uffici del servizio veterinario di Pontinia. Assistito dall’avvocato Maria Teresa Ciotti, il professionista ha preferito restare in silenzio.
L’inchiesta, venuta alla luce con le perquisizioni compiute proprio dai Nas un mese fa, negli uffici dell’Asl veterinaria a Latina e Pontinia, intanto vanno avanti. Indagini partite da una denuncia contro ignoti della dirigente del servizio, Annarosa Centra, stanca di veder partire dal fax degli uffici di Mesa esposti anonimi contro di lei. Gli accertamenti, da un’iniziale ipotesi di peculato d’uso e calunnia, si sono così allargati a presunti abusi d’ufficio, ad autorizzazioni illegittime date ad aziende zootecniche, controlli “facili”, rimborsi dubbi, ore ed ore di lavoro pagate dall’Asl che non sarebbero mai state svolte, utilizzo improprio di beni aziendali.

Tornando, però, a Giuliani, quello che al momento traspare è un certo caos sulle accuse mosse al veterinario. Il 5 luglio il sostituto Miliano ha delegato i Nas a interrogare il professionista, ipotizzando i reati di peculato, abuso d’ufficio e falso, relativi all’utilizzo dell’auto aziendale in ore notturne, non per motivi di servizio, e mancati controlli all’Ilsap di Borgo San Michele, attestati falsamente come svolti, reati che sarebbero stati compiuti tra gennaio e luglio. Giuliani non è però stato convocato. Un mese fa scattano le perquisizioni, ipotizzando sempre i reati di peculato e falso, ma sostituendo all’abuso d’ufficio la truffa, per ore di lavoro dichiarate come compiute e non svolte, illeciti che sarebbero stati consumati fino ad aprile, massimo giugno. Il veterinario viene così a sapere di essere indagato. Ma quando viene convocato tornano le contestazioni iniziali, quelle di luglio. Affatto chiaro a questo punto di cosa deve rispondere Giuliani e quando avrebbe commesso i reati. E la scelta del silenzio da parte del veterinario appare così più chiara.