Posti in piedi sugli scuolabus di Cisterna, è quando segnala oggi l’associazione Eupolis di Cisterna che annuncia di voler andare fino in fondo sulla questione, tanto da portare tutto in Procura della Repubblica.
“Da quando è stato eletto il nuovo Sindaco, si fa un gran parlare di sicurezza dei piccoli studenti – scrive in una nota, Riccardo Carletti – eppure, su questo tema, a Cisterna esistono situazioni assurde che nessuno monitora.
Già l’anno scorso, noi dell’Associazione Eupolis, denunciammo la società che gestisce per conto del Comune il trasporto scolastico visto che i pulmini utilizzati non erano conformi a quanto richiesto dal bando di gara per l’aggiudicazione del servizio.
Ora che è ricominciato il nuovo anno scolastico, siamo venuti a conoscenza di gravi comportamenti della ditta aggiudicataria dell’appalto dei trasporti scolastici, che mette a rischio la sicurezza sia dei bambini trasportati che degli autisti che guidano questi pulmini.
Gli autisti infatti – sostiene il rappresentante di Eupolis nel documento inviato – sono costretti a caricare sui mezzi un numero di bambini superiore a quello dei posti effettivi, esponendoli ad un grave rischio.
Ci chiediamo allora come questa cosa sia potuta sfuggire ai Vigili che ogni giorno sono presenti davanti le scuole ed all’assessore al ramo.
Un pericolo che riguarda anche gli operatori sugli scuolabus che rischiano ancora di più a livello personale dovendo svolgere un compito senza rispettare le regole del codice della strada.
Visto già quanto avevamo evidenziato nell’anno passato – continua l’ex candidato sindaco di Cisterna – l’Assessore avrebbe dovuto essere ancora più attento nei confronti della ditta appaltatrice e dei pessimi servizi che offre, ma ora sono troppo impegnati a giocare le loro partite politiche a livello provinciale. I bambini, dunque, possono aspettare.
Basterebbe solo verificare il numero dei bambini da caricare e i mezzi messi a disposizione per una determinata zona e subito si riscontrerebbero le difformità tra la richiesta del Comune e l’offerta data dalla ditta appaltatrice.
A questa nostra segnalazione – conclude lapidario Carletti – seguirà un esposto in procura”.