Monte San Biagio, perseguita la moglie: divieto di avvicinamento dal Tribunale

*Il Tribunale di Latina*
*Il Tribunale di Latina*

Dopo i reiterati atteggiamenti persecutori, il divieto di avvicinamento alla moglie, ormai separata di fatto. Un matrimonio breve e difficoltoso, culminato nei mesi scorsi con il volontario abbandono del tetto coniugale da parte del marito, a quanto pare scaturito da una pesante, sordida ‘colpa’ dell’uomo. Il quale però, stando alla parte offesa, se fino a prima si era mostrato del tutto disinteressato alla malcapitata – praticamente ‘ripudiata’ e per mesi costretta a vivere tra maltrattamenti e vessazioni di natura psicologica – una volta allontanatosi da casa avrebbe messo in atto una serie di comportamenti morbosi, contraddistinti da un’improvvisa e per certi tratti difficilmente spiegabile gelosia ossessiva. Da un eccesso all’altro tutto d’un tratto, insomma.

E dunque? Dunque ecco un crescendo di ‘attenzioni’ da distruggere una vita: continue chiamate e richieste di tornare insieme, pesanti offese, minacce, appostamenti, pedinamenti, finanche inseguimenti. In una parola, stalking. Troppo per resistere. Tanto più che la donna, una 28enne di Monte San Biagio, ha un’importante invalidità dovuta ad una pericolosa cardiopatia. Condizione che, secondo i referti medici, dovrebbe conciliarsi con un’esistenza lontana da ogni stress di natura psicofisica. Almeno teoricamente, visto il succedersi degli eventi, che tra l’altro quest’estate avevano costretto la giovane, fisicamente prostrata, al ricovero in un ospedale della Capitale.


*L'avvocato Guglielmo Raso*
*L’avvocato Guglielmo Raso*

Una situazione generale sempre più insostenibile, per un crescendo che a settembre ha portato la 28enne, assistita dall’avvocato Guglielmo Raso, a presentare una dettagliata denuncia. E’ proprio sulla scorta di questa denuncia che nella giornata di mercoledì il gip del Tribunale di Latina Guido Marcelli, dietro richiesta del pm Gregorio Capasso, ha applicato nei confronti del marito ‘fuori di sé’, un 33enne compaesano, la misura cautelare del divieto di avvicinamento, tanto alla diretta interessata che ai suoi familiari.