Tutti liberi, tranne due, gli indagati nell’inchiesta antidroga denominata “Arco”. I termini di carcerazione preventiva sono scaduti e il gip Nicola Iansiti ha accolto le richieste delle difese, revocando anche i domiciliari ai presunti spacciatori, accusati di aver gestito una vasta porzione del mercato della cocaina e dell’hashish tra Latina, Sezze, Pontinia e Priverno.
L’inchiesta è iniziata subito dopo il duplice omicidio di Alessandro Radicioli e Tiziano Marchionne, uccisi nell’ambito di un incontro-scontro con Stefano, Maurizio ed Enrico Botticelli a Sezze Scalo, il 29 ottobre di due anni fa. In carcere sono rimasti solo i presunti capi, Gianluca Ciprian e Fabio Nalin.
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