Il distributore è chiuso da qualche anno, eppure resta lì, diciamo pure abbandonato, a campeggiare in pieno centro cittadino. Parliamo della stazione di servizio che si trova all’angolo tra via Monti Lepini e Corso della Repubblica. Un’area privata ma di uso pubblico visto che su quella piazza, Piazza Cesare Battisti, si affacciano diverse attività commerciali. Fra l’altro, nell’area ci sono anche le strisce blu, parcheggi a pagamento gestiti per conto del Comune da una cooperativa.
Ad un angolo della piazza, quasi al centro dell’incrocio più trafficato della città, fa bella mostra di sé l’impianto in questione, abbandonato ormai da più di tre anni. Non c’è niente di illegittimo, per carità, però secondo i commercianti ed i professionisti che hanno sede da quelle parti l’area dovrebbe essere riqualificata. Se non altro perché si trova alle porte del centro storico. E perché, sempre secondo gli esercenti, l’area avrebbe un gran bisogno di altri parcheggi. In realtà le amministrazioni comunali che si sono susseguite negli ultimi anni, ci avevano già pensato a questa eventualità, soprattutto da dopo che le regioni hanno cominciato ad incoraggiare lo spostamento delle pompe di benzina e gasolio fuori dai centri urbani e dai centri densamente abitati.
Purtroppo però, come spesso succede, le buone idee sono sempre le più complicate da realizzare. E così la situazione è andata avanti per anni fino a che la proprietà del vecchio Mobil di Piazza Cesare battisti non deciso di serrare i battenti, probabilmente anche a causa della chiusura del doppio senso di circolazione di Corso della Repubblica che ne ha ridotto notevolmente il bacino di potenziali clienti.
L’ex zona di rifornimento ora è circoscritta da una catenella che ne dovrebbe impedire l’accesso ai non autorizzati, anche se poi, i più furbi non ci badano troppo e ci posteggiano lo stesso il motorino. Vedremo se le richieste di maggiore decoro urbano avanzate da residenti e commercianti della zona verranno prese in considerazione seriamente dagli amministratori che da poco stringono in mano le redini della città. Inoltre ci sarebbero anche da verificare alcuni aspetti legati alla sicurezza, come ad esempio lo stato di conservazione degli impianti (cisterne comprese), inattivi da molto tempo ormai. Sarebbe il massimo se fatto nel rispetto dei diritti di tutti, ovviamente, compresi quelli della proprietà.