Lenola, la stagione dei veleni: volantini anonimi contro Municipale ed amministrazione

*Il Comune di Lenola*
*Il Comune di Lenola*

Un piccolo, velenoso caso. Ma di cui da giorni sta discutendo o ha discusso mezzo paese, se non altro per la pesantezza delle accuse rivolte, comunque tutte da provare e che hanno anzi dato il ‘la’ all’immediata reazione di chi si è d’un tratto ritrovato nei panni dell’accusato. Non solo malignità, bensì vere e proprie calunnie basate sul nulla, secondo i bersagli: due, le denunce per diffamazione presentate contro ignoti ai carabinieri del comandante Biagio Di Iorio all’indomani del venefico attacco.

Tutto è nato nella seconda metà della scorsa settimana, quando a Lenola è comparsa una moltitudine di volantini – rigorosamente anonimi, con tanto di breve e ‘colorito’ passaggio in stretto dialetto – contenenti pesanti allusioni riguardanti un vigile urbano del posto e l’amministrazione comunale. Ciclostilati lasciati in lungo e in largo, da alcuni bar fino alla stessa bacheca comunale. Senza che nessuno vedesse alcunché.


Dunque? Dunque ecco piovere verso l’agente nel mirino una ridda di accuse tali da metterne in forte dubbio senso della legalità e correttezza. Tra queste, la più grave riguardava – in maniera indiretta – il sindaco Andrea Antogiovanni, che sarebbe stato addirittura vittima di imprecisate minacce. Cosa ufficiosamente smentita con meraviglia e decisione dal sindaco. Che per quanto riguarda l’attendibilità delle altre, trattandosi di volantini anonimi che potrebbe aver redatto chiunque, magari facendo anche ricorso ad una buona dose di astio ed inventiva, ha sostanzialmente smontato il caso, ridimensionando al minimo il livello d’allarme.

*Marco Mastrobattista*
*Sotto accusa*

Allarme che, partendo dalla Municipale, seguendo le invettive del foglietto ‘denunciato’ per diffamazione arrivava fin dentro l’amministrazione. Con strali contro la stessa, tacciata di immobilismo e corruzione, e soprattutto contro il presidente del consiglio comunale Marco Mastrobattista, famiglia inclusa. Insinuando chissà quali interessi in gioco tra i due, Mastrobattista nei volantini è indicato come “primo protettore” dell’agente.

Apriti cielo. Facile immaginare le reazioni che una simile dose di veleni e allusioni ha avuto in paese. Una buona dose di risate, certo. Ma anche voci incontrollate, malumori e sospetti. Oltre alle due denunce contro ignoti presentate dall’agente sotto tiro e dal politico indicato come suo ‘protettore’.

*Il sindaco Andrea Antogiovanni*
*Il sindaco Andrea Antogiovanni*

PARLA L’AMMINISTRAZIONE – A qualche giorno dalla diffusione dei volantini, dopo un iniziale silenzio, nella giornata di giovedì ecco l’intervento ufficiale dell’amministrazione. Che, con l’intento di sgombrare il campo da ogni dubbio, prende una posizione decisa.

“Nel condannare un metodo deteriore di sostenere le idee politiche, tramite volantino anonimo, questa amministrazione esprime la piena solidarietà all’operato del presidente del consiglio, dottor Marco Mastrobattista, vittima di un attacco senza precedenti che coinvolge anche la sua famiglia. Al contrario di quanto si afferma, l’amministrazione comunale, che assolutamente non può definirsi corrotta, saprà, nel settore della municipale, come in altri settori, fare le scelte più opportune, avendo quale unico obiettivo l’esclusivo interesse per il bene del paese, per assicurare il quale saranno valorizzate al massimo tutte le professionalità presenti, nel pieno rispetto del principio di legalità”.