
Non è ancora finito il mach di domenica tra Fondi calcio e Terracina, valevole per la Coppa Italia di serie D e terminato 4 reti a 2 per gli ospiti. O meglio è terminato sul campo, ma non fuori. Una gazzarra registratasi nel convulso post partita ha infatti portato la Questura all’emissione di un Daspo, con divieto assoluto di accesso agli stadi per due anni, nei confronti di uno steward in servizio presso l’Arnale Rosso.
Divieto notificato al diretto interessato giovedì mattina e a cui va ad aggiungersi l’obbligo di firma un quarto d’ora dopo l’inizio del primo tempo ed un quarto d’ora dopo l’inizio del secondo di ogni incontro ufficiale disputato d’ora in poi dai rossoblu fondani.
Secondo la ricostruzione degli agenti del vicequestore Massimo Mazio, che avevano poi interessato dell’accaduto il questore Giuseppe De Matteis, l’addetto alla sicurezza, gravato da alcuni precedenti di polizia, si sarebbe reso protagonista di un “episodio di violenza nei confronti di un calciatore e, nella medesima manifestazione sportiva, di incitamento alla violenza”.
Quanto contestato sarebbe accaduto poco dopo l’espulsione di un giocatore del Terracina, che in seguito al rosso, mentre si era avviato verso gli spogliatoi, secondo le testimonianze raccolte largo Evangelista ad un certo punto sarebbe stato preso per il collo e colpito con un pugno.

Ecco la ricostruzione di quei concitati minuti da parte del Commissariato. “Durante il tragitto il giocatore in questione veniva fatto oggetto di insulti verbali dai tifosi locali situati nella curva a ridosso del corridoio presumibilmente in risposta a parole pronunciate dallo stesso all’atto di lasciare il terreno di gioco. Sino a quel momento, non si creavano problemi grazie anche alla rete di recinzione posta a delimitazione dal momento che, i tifosi del Terracina si avvicinavano soltanto nei pressi degli spogliatoi per seguire visivamente l’uscita dal campo del calciatore interessato dall’espulsione. In tale frangente, il personale di polizia di servizio allo stadio, notava un ‘addetto alla vigilanza’ in particolare, che incitava i tifosi ospiti sfidandoli a scavalcare ed imprecando verso di loro offendendoli ripetutamente”.
Dal fervore all’azione. “Alcuni dirigenti-accompagnatori della società del Terracina riferivano in particolare che il loro giocatore espulso, durante il tragitto, era stato fatto oggetto di violenza ed aggredito da alcune persone. Al fine di chiarire l’accaduto, gli operatori di polizia venivano a conoscenza che effettivamente il giocatore espulso nel mentre si recava negli spogliatoi veniva aggredito da un addetto che gli apriva il cancello e prendendolo per il collo, gli sferrava un violento pugno al volto e prima che potesse essere aggredito da altre persone, aiutato presumibilmente da un magazziniere, si divincolava e raggiungeva gli spogliatoi. Successivamente, lo stesso calciatore aggredito indicava agli operanti la persona, successivamente identificata, che lo aveva fisicamente aggredito con un pugno mentre usciva dal campo di gioco”.
Sebbene l’atleta al centro del caso non abbia ad oggi presentato alcuna denuncia, in virtù di una condotta ritenuta “estremamente pericolosa” e capace di generare “una situazione di concreto pericolo per la pubblica incolumità”, gli agenti di Fondi hanno comunque redatto d’ufficio un’informativa con annessa proposta di adozione del divieto d’accesso agli stadi per lo steward dello stadio rossoblu, appunto appena accettata dalla Questura.
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