
Ripetuti, pazienti appostamenti, e poi eccolo colto sul fatto, intento ad armeggiare con lacci in acciaio per la caccia al cinghiale ed alcune tagliole per altre prede. Micidiali trappole illegali già disinnescate nei giorni scorsi dagli agenti della Forestale di Itri, e che l’uomo stava tentando di riattivare.
Almeno fino a quando non è stato sorpreso dall’intervento del personale agli ordini dell’ispettore Roberto Broccoli, sicuro che il bracconiere sarebbe a breve ritornato nell’area in aperta campagna che aveva individuato come zona di caccia di frodo.
Ad essere colto in flagranza di reato, nella mattinata di giovedì in località Raìno, un 70enne del posto. Nella disponibilità del quale, in seguito ad una successiva perquisizione nei locali utilizzati come ricovero per i propri attrezzi agricoli e cani da caccia, gli uomini della Forestale hanno rinvenuto un fucile, munizioni e trappole per la cattura di piccoli uccelli.
Mentre tutto il materiale è stato sequestrato, l’anziano è andato incontro a una denuncia per “caccia con mezzi non consentiti e in periodo di divieto generale”. Ed intanto, alla vigilia dell’apertura della stagione venatoria, l’attività antibracconaggio portata avanti dall’ispettore Broccoli e i suoi, già indaffarati con le beghe a colpi di carte bollate tra le diverse fazioni di cacciatori, continua e si intensifica: occhi puntati in lungo e in largo in tutti e quattro i territori comunali di loro competenza, Itri, Campodimele, Sperlonga e Gaeta.