Formia, si allarga il fronte del “no” al deposito cauzionale. Il comitato contro Acqualatina coinvolge le frazioni

lotta contro acqualatinaSi allarga il fronte dei “No” all’aumento del deposito cauzionale imposto da Acqualatina. A Formia il comitato spontaneo di lotta contro l’ente gestore ha fatto sapere di aver aggregato tra i propri sostenitori anche i residenti della fascia montana di Formia, dove ci sono le frazioni di Maranola, Trivio e Castellonorato. Tutti uniti dunque nella scelta consapevole di non voler accettare questo ulteriore aggravio di spesa in bolletta. Ciò perché il deposito cauzionale, per chi ha già versato una cauzione all’apertura del contratto, aumenterà fino al 200 percento, secondo gli attivisti. Una decisione che ha peraltro ottenuto appena un terzo dei consensi tra i sindaci aderenti all’ambito territoriale ottimale che raggruppa i Comuni della Provincia di Latina nella gestione idrica. “Sono ormai diversi giorni – commentano dal comitato – che i cittadini di Formia stanno ricevendo le fatture da pagare ad Acqualatina per il trimestre ‘giugno-agosto’.

"Veduta di Maranola"
“Veduta di Maranola”

Sono le ‘famose’ bollette che vedono fatturate, tra le altre nefandezze in elenco come il costo fisso, anche il deposito cauzionale”. Una scelta che ha incassato il pieno appoggio del comitato pronto a offrire assistenza legale gratuità a chi deciderà di non pagare allo scopo “di far tornare in questa provincia l’acqua pubblica. Perché – continuano – con un’iniziativa del tutto anomala, consapevolmente truffaldina, e con solo 1/3 dei consensi dei comuni della provincia, nel mese di luglio la società Acqualatina spa ha deciso di ricalcolare il deposito cauzionale versato dagli utenti ad inizio contratto, aumentandolo del 200 percento. Di fronte questo ennesimo sopruso i cittadini di Formia, in particolare quelli della fascia pedemontana, Maranola, Trivio, Castellonorato, hanno deciso di non cedere e di non pagare! Di fronte ad una fatturazione che mai come in questo caso dimostra tutta la tracotanza dell’azienda Acqualatina e la volontà di ingannare e truffare i propri clienti, i cittadini di Formia hanno deciso di non pagare tutte le bollette che hanno fra le varie voci di fatturazione, quella relativa al ricalcolo del ‘deposito cauzionale’ (60 euro circa spalmati in due bollette)”.