
Cisterna ed il kiwi, un rapporto ormai indissolubile che si rinsalda di anno in anno anche grazie ad iniziative come l’Agri Kiwi Expo. Organizzato da Vittorio Sambucci e Roberto Mulillo, l’evento inedito si è svolto presso l’area aziendale del Gruppo Tassinari, in via Nettuno, località Olmobello. Una manifestazione dedicata alle aziende che hanno a che fare con la produzione di questo eccezionale frutto, accolta con entusiasmo dagli addetti ai lavori. Abbiamo intervistato alcuni di questi operatori del settore, per saggiare il polso della situazione in cui versa l’importante attività produttiva che, al momento, sembra essere l’unica in agricoltura ad andare bene.
“Dal punto di vista imprenditoriale – ci spiega Fabio Contarino, della società agricola “Fratelli Contarino” che produce a Cisterna dal 1980 – quella del kiwi è rimasta l’unica coltura realmente remunerativa. Questo è dovuto a molti fattori, tra i quali non possiamo nasconderlo, la batteriosi del kiwi che ha ridotto la concorrenza e ha lasciato maggiori margini a chi non ne è stato colpito. Inoltre, negli ultimi anni si sono aperti nuovi mercati per questo frutto che, tra le sue proprietà, ha anche quella di una buona tenuta dal punto di vista della conservazione. Una caratteristica, quest’ultima, che gli conferisce la capacità di resistere alle fluttuazioni del mercato”. “Sicuramente questa dell’Agri Kiwi Expo è un’iniziativa che raccoglie il consenso di tutti gli imprenditori del settore – aggiunge Andrea Contarino, altro rappresentante dell’omonima azienda – specialmente di quelli di Cisterna come noi. D’altronde questa città è universalmente indicata come la patria del kiwi, quindi se non valorizziamo qui il prodotto che ci rende famosi nel mondo, non so proprio dove altro si possa fare”.
Indicazioni positive arrivano anche dagli agronomi di Punto Frutta, che dal 1996 produce a Cisterna, poco lontano da dove si è tenuta la Fiera. A loro abbiamo chiesto a che punto siamo con la battaglia contro la cosiddetta Batteriosi: “Sicuramente – rispondono gli esperti – la carica batterica è diminuita notevolmente negli ultimi due anni, specialmente nella nostra provincia. Prima di tutto perché oggi tutti fanno i trattamenti necessari per scongiurare il diffondersi della malattia, e poi perché gli ultimi inverni, dalle nostre parti, sono stati piuttosto caldi. Quello di cui stiamo parlano infatti, è un batterio criogeno, ha bisogno del freddo per prosperare. Ad ogni modo – concludono gli agronomi – la soglia d’allerta resta alta”.

“Anche noi subiamo di riflesso l’andamento del mercato agricolo – ci dice Alessandro Tassinari, padrone di casa all’Agri Kiwi Expo, che gestisce un’azienda che da oltre 40anni vende ed affitta (tra le altre cose) carrelli elevatori alle imprese agricole – e posso dire che nell’ultimo anno abbiamo registrato segnali incoraggianti. Certo, venivamo da un paio di stagioni davvero complicate, come lo sono state per tutti, più o meno. L’agricoltura è un bacino interessante per noi, soprattutto per il noleggio, visto che ha ritmi stagionali.
Queste iniziative – continua Tassinari riferendosi all’Expo – si fanno per reagire. E’ stata un’occasione per mettere insieme tante aziende che fanno cose diverse ed hanno bisogno l’una dell’altra.
Ci abbiamo messo più di un anno per organizzarla e devo dire che è riuscita molto bene. Per questo ringrazio Vittorio Sambucci che ha reso questo evento possibile”.