Orario di lavoro lievitato di alcune ore e conseguenti stipendi rimpinguati per i dipendenti part-time, nuove prospettive occupazionali per i lavoratori socialmente utili e, più in generale, “una stagione di dialogo e confronto con tutti i dipendenti comunali”.
Quella che l’amministrazione del sindaco Andrea Antogiovanni ha presentato come una vera svolta, dal punto di vista del personale del Comune di Lenola. Una svolta che tra le altre cose vede annesso, seppur tra le righe, il mancato rinnovo dell’incarico dell’attuale responsabile della Municipale, Gianna Elena De Filippis, assunta nei mesi scorsi con incarico fiduciario tra difficoltà tecniche ed accertamenti dei carabinieri, e in scadenza il prossimo 17 settembre.
Ma andiamo con ordine. Il primo passo concreto del capitolo personale di cui ha dato notizia il Comune è giunto con la recente approvazione del Bilancio, che ha portato l’amministrazione Antogiovanni a deliberare l’aumento delle ore degli addetti dell’ente con contratto part-time.
“Il Comune, nella propria dotazione organica, vede presenti cinque dipendenti che hanno svolto fino ad oggi 30 ore settimanali ed uno 18 ore”, hanno spiegato da palazzo. “L’amministrazione ha implementato tali ore deliberando un aumento di 3 ore settimanali per i primi cinque e di 6 ore per il secondo. Questa deliberazione è la dimostrazione concreta della volontà dell’amministrazione che in controtendenza rispetto ai tagli che investono le Pubbliche Amministrazioni, ha voluto con forza e determinazione dotare la macchina amministrativa di ulteriore presenza dei nostri dipendenti che ovviamente in tempi di crisi vedranno aumentare la propria busta paga. Questo è il risultato di una politica attenta e che è riuscita a mettere i conti a posto tanto da sostenere un ulteriore sforzo finanziario”.

Una “soluzione ampiamente condivisa”, e che, al di là dell’incremento delle ore dei contrattualizzati part-time, nelle intenzioni proseguirà con ulteriori step: “L’obiettivo a medio termine è quello di stabilizzare anche i lavoratori Lsu che svolgono mansioni spesso encomiabili all’interno della macchina amministrativa”. Ma non solo.
La doccia fredda per coloro che in seno all’amministrazione spingevano per una riconferma della dottoressa De Filippis ai vertici della Municipale arriva al termine del comunicato.
“Siamo convinti – scrive l’amministrazione – che gli incarichi ad ‘intuitu personae’ adottati finora siano stati un’ottima soluzione tampone per un breve tempo, ma al fine di una programmazione di lungo periodo questa amministrazione ritiene doveroso programmare altre opportunità di implementazione della dotazione organica a mezzo concorso pubblico per titoli”.
Una presa di posizione indiretta. Ma che per concetto e tempistiche (vedasi a riguardo il recente intervento della componente di maggioranza di Sel, che perorava una riconferma della De Filippis) lascia chiaramente intendere come il sindaco Andrea Antogiovanni e i suoi siano intenzionati a voltare pagina rispetto al recente passato, andando appunto ad escludere, al termine del proprio contratto, che pure era rinnovabile fino alla naturale scadenza del mandato del primo cittadino, la figura della dottoressa dal ruolo di vertice della Municipale.

Una nuova impostazione frutto di un pensiero legato alla programmazione, certo. Ma di sicuro pensata anche a formale garanzia di equità ed imparzialità delle scelte amministrative, considerando il tipo di contratto fiduciario posto in essere a tempo con l’attuale responsabile della polizia locale. Che tra l’altro, durante questi mesi, ha avuto ‘le mani legate’: in mancanza della qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria, si è dovuta limitare a compiti amministrativi.
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