Dove vanno a finire gli abiti usati? In molti hanno cominciato a riutilizzarli creando qualcosa di nuovo. Per chi non si sente così creativo a Formia, fino alla fine dell’anno, continueranno a essere recuperati, indumenti e accessori di abbigliamento, dalla Co.S.A. Arl Onlus di Roma che in cambio garantirà un contributo al Comune di 833,47 euro al mese oltre al posizionamento a proprie spese di appositi contenitori stradali collocati in città.

E’ quanto si legge nella determina dello scorso luglio pubblicata dal settore ambiente e sostenibilità urbana che così ha accolto la proposta della Onlus che da dieci anni già si occupa del servizio in quaranta comuni tra Roma e le province di Latina, L’Aquila, Teramo e Rieti. L’incarico era scaduto lo scorso 30 luglio e attualmente è in corso una procedura per la pubblicazione di un avviso per la manifestazione di interesse teso alla selezione della coop sociale cui affidare il servizio.
Ricompreso nella delibera di giunta del 6 giugno con oggetto “Servizio di pulizia delle spiagge e arenili pubblici sul litorale di levante e di ponente ricadenti nel territorio comunale – servizio di raccolta indumenti usati sul territorio comunale – atto di indirizzo per il ricorso a cooperative sociali di tipo B”.
A farla breve a maggio la coop romana ha chiesto il rinnovo della convenzione per altri cinque anni riconoscendo al Comune un contributo economico di 10mila euro annui suddivisi in quattro tranche. Nel frattempo, dunque, che la procedura di gara si concluda, “considerato che si rende necessario non interrompere il servizio attesa la necessità di raccogliere gli indumenti”, come la legge prevede, il servizio le sarà affidato ancora per massimo sei mesi. Una buona notizia per il Comune che dunque fino a dicembre potrà introitare poco più di seimila euro.