Cisterna, 42 nuove attività commerciali. Boom delle sale gioco.

Corso della RepubblicaE’ lentissima ma comincia a notarsi anche a Cisterna una prima ripresa del commercio, almeno dal punto di vista dell’avvio di nuove attività. Sono tanti i negozi che chiudono ma sembra siano di più quelli che ogni giorno aprono sul territorio comunale.

Secondo i dati forniti dall’ufficio di Polizia Amministrativa del Comune infatti, dall’inizio di quest’anno (fino al 31 agosto scorso) in città hanno aperto 42 nuovi esercizi commerciali e ne sono stati chiusi 34. Un saldo positivo di 8 nuove attività commerciali in 8 mesi, dato in linea con la considerevole ed ininterrotta crescita demografica comunale.


Tra i nuovi arrivi 39 sono piccoli negozi al dettaglio (fino a 250 mq di superficie di vendita) mentre 3 sono grandi supermercati (con superficie di vendita fino a 2500 mq).

Cresce il numero degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande (bar, ristoranti, tavole calde, pizzerie, fraschette, pub etc) con 15 unità in più contro le 7 che in questi ultimi mesi hanno dovuto chiudere.

Il dato più significativo però, è quello che riguarda le sale da gioco e scommesse: da gennaio ne sono spuntate altre 6.

Sei sono anche le nuove iniziative di e-commerce, quindi commercio elettronico con vendite effettuate tramite sito internet.

Nel 2014 si sono registrati poi, gli avviamenti di 2 acconciatori, 3 estetiste (altrettante però hanno chiuso i battenti), 3 agenzie di affari, 3 veterinari privati con servizio di toelettatura animali, un fioraio ed una lavanderia. Chiuso un distributore di carburante, per altro di recente apertura, ed un tatuatore.

Insomma, i flussi produttivi del territorio di Cisterna restano vivaci, anche se a determinare le nuove aperture di negozi spesso è anche la scarsa disponibilità di altri tipi di posti di lavoro. Con le fabbriche che chiudono o si ridimensionano, il sospetto è che il commercio resti per molte famiglie l’ultima strada da percorrere. Un’opportunità possibile grazie all’investimento di risparmi dati da redditi da lavoro di altri tempi. Ma non c’è bisogno di fare del pessimismo a tutti i costi, i dati raccolti dalla Polizia locale parlano chiaro e descrivono una situazione dinamica, leggermente a favore dell’avvio di nuove attività piuttosto che della cessazione. Evidentemente i cisternesi hanno ancora voglia di intraprendere, di creare ricchezza, di rafforzare un tessuto produttivo che da sempre – con la sua prosperità – ha rappresentato una delle peculiarità principali di questa città.