Formia, “Un’altra città” sulla giunta Bartolomeo: “Giudizio politicamente ed eticamente negativo”

altra città“Di fronte all’incessante richiesta di informazioni da parte della cittadinanza circa gli ultimi sviluppi giudiziari che coinvolgono dirigenti ed esponenti politici del Comune di Formia – scrivono dal movimento politico “Un’altra città”sentiamo di dover esprimere una parola chiara sull’intera vicenda.

Riteniamo che la politica debba riappropriarsi del ruolo che, di fatto, le conferisce la Costituzione Italiana, quando all’art. 54 recita: ”I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”. Riteniamo, cioè, che la politica non possa rifugiarsi dietro il “penalmente rilevante”, secondo l’insegnamento berlusconiano e secondo quanto sta accadendo oggi a Formia, ma debba emendarsi da se stessa, risolvendo al proprio interno la questione morale.


In quest’ottica il faro che dovrebbe illuminare la via della politica diventa proprio la nostra Costituzione. Le intercettazioni le abbiamo lette tutti e ciò che compete a chi fa politica non è la condanna giudiziaria, bensì quella etica. Da questo punto di vista nutriamo pochi dubbi. Le persone coinvolte non hanno adempiuto con disciplina ed onore le funzioni pubbliche affidategli democraticamente.

Riteniamo, quindi, di confermare il giudizio politicamente ed eticamente negativo sulla precedente amministrazione.

*La giunta Bartolomeo*
*La giunta Bartolomeo*

Riteniamo anche di confermare il giudizio politicamente ed eticamente negativo sull’attuale amministrazione in virtù delle modalità, attraverso le quali si è affermata alle passate elezioni. Gli accordi con i candidati sindaco, Benedetto Assaiante ed Erasmo Picano, la richiesta di sostegno alle primarie, formulata ad Antonio Calvano, assumono per noi il verdetto di “eticamente non rappresentativa” la Consiliatura presieduta da Sandro Bartolomeo, la quale fin dagli inizi si è presentata come una evidente forzatura politica, morale e amministrativa.

Tutto ciò conferma la denuncia che fin dall’inizio della nostra esperienza politica esprimemmo sulla preoccupante deriva morale che oggi mostra i suoi effetti devastanti sulla città.

Quando rifiutammo le proposte di accordo elettorale da entrambe le parti durante il ballottaggio, avevamo ben chiaro che la via per emendare la politica formiana sarebbe stata dura e tutta in salita. Fummo criticati. Fummo chiamati presuntuosi. In realtà presumevamo ciò che oggi è chiaro agli occhi di tutti. Presumevamo, perché chi fa politica non ha bisogno di prove da portare ad un giudice. Presumevamo, perché la politica non si fa nelle aule dei tribunali.

Piuttosto, a sconcertarci fu proprio la condotta di quella parte di centrosinistra che, pur stando ai banchi dell’opposizione per cinque anni, e dunque in una posizione privilegiata rispetto alla nostra, non si accorse di nulla, tanto da stabilire patti proprio con quegli esponenti politici oggi coinvolti giudiziariamente.

"Clide Rak e Ernesto Schiano"
“Clide Rak e Ernesto Schiano”

Ascoltare queste nostre stesse parole pronunciate da chi, come Clide Rak ed Ernesto Schiano, hanno provato con onestà e buona fede a “cambiare il sistema da dentro” ci sprona ad andare avanti per la via tracciata.

Queste sono riflessioni conclusive, se non ultime, a meno di eventi eclatanti, che il Movimento Politico “Un’Altra Città” fa su vicende di questo tipo. Ciò per una ragione molto semplice: gli attuali esponenti politici che svolgono funzioni pubbliche hanno dimostrato di non avere alcun interesse a ridare dignità alla parola “Politica” e men che meno ad alimentare la parola “Speranza” per la città di Formia.

D’ora in poi saremo soprattutto concentrati a costruire un’alternativa politica convincente per le prossime elezioni, in qualunque momento esse si svolgeranno, e dall’altra rivolgeremo le nostre energie a formulare proposte spendibili nell’immediato, volte per lo più a scongiurare ulteriori danni, considerato il caos amministrativo e l’assenza di programmazione manifestata dall’attuale Amministrazione soprattutto in chiave di rilancio economico e culturale della nostra città”.