“Forze dell’ordine intolleranti con i cittadini romeni”, l’accusa dell’avvocato Alessandro Scovolini

*Il Tribunale di Latina*
*Il Tribunale di Latina*

“Spesso i cittadini di nazionalità romena commettono reati bagatellari, ma vengono maltrattati. Noto nei loro confronti una certa intolleranza da parte delle forze dell’ordine”. Questa la pesante accusa che, davanti al Tribunale di Latina, ha lanciato l’avvocato Alessandro Scovolini, difensore di due stranieri arrestati domenica sera ad Aprilia e Latina. Nel primo caso si tratta di un pastore romeno, di 37 anni, bloccato dai carabinieri dopo che, ubriaco, aveva imboccato la Pontina contromano e aveva causato un incidente, finendo per scagliarsi contro i militari dell’Arma.

Il secondo invece è un romeno di 27 anni, residente a Nettuno, accusato di aver molestato una bambina nei pressi della stazione di Latina Scalo, aver cercato di rubare un’auto, minacciato e picchiato i vigili urbani, che alla fine lo hanno tratto in arresto.


“Le forze dell’ordine – ha proseguito l’avvocato Scavolini– dicono sempre che sono loro, gli arrestati, a ribellarsi, ma abbiamo dei testimoni in grado di fornire una diversa versione dei fatti. C’è anche modo e modo per arrestare la gente”. Il pm Elisa Iorio ha chiesto per entrambi i romeni l’obbligo di firma, ma il giudice Pierfrancesco De Angelis ha rimesso in completa libertà quello arrestato sulla Pontina e lasciato andare, con il solo obbligo di firma, quello fermato a Latina Scalo, rinviando poi le udienze, concedendo gli invocati termini a difesa.