Sul documento personale la volontà di donare gli organi: la novità a Terracina dopo la mozione del Pd

carta d'identitàGrazie ad una mozione presentata dal gruppo consigliare del PD, promossa dall’iniziativa del consigliere  Pino D’Andrea che ha recepito quanto a livello regionale è stato sancito dalla giunta Zingaretti, ed approvata prima della pausa estiva dal penultimo consiglio comunale all’unanimità sarà tra breve possibile, anche a Terracina, al momento del rilascio o rinnovo della carta d’identità, esprimere la volontà di diventare donatori di organi e tessuti dopo la morte.

La novità riguarda i cittadini terracinesi maggiorenni, che richiedono il documento alla sede centrale dell’ufficio anagrafe oppure in uno degli sportelli decentrati. Le dichiarazioni di volontà (che non sono obbligatorie ma lasciate alla libera scelta individuale) verranno inviate per via informatica al Sistema informativo trapianti del Ministero della Salute. Lo stesso Sit detiene anche le dichiarazioni affidate agli appositi uffici delle Aziende sanitarie e le notifiche dei soci dell’Aido (Associazione donatori organi).


L’informazione non comparirà sul documento d’identità ma sarà disponibile per i medici del Centro regionale per i trapianti, che attraverso il sistema telematico possono stabilire la presenza di un potenziale donatore fra le persone morte a seguito di lesione cerebrale.

Il Comune di Terracina potrà così essere fra i primi  della Provincia di Latina ad attivare questo servizio. Per attivare a pieno regime il servizio gli operatori dei servizi anagrafici dovranno eseguire un percorso di formazione, in collaborazione col Centro Trapianti del Lazio.

Così i cittadini che si rivolgono allo sportello avranno informazioni corrette e puntuali sul tema, che saranno anche consultabili su un opuscolo distribuito in tutte le sedi di rilascio dei documenti anagrafici e reperibile in edizione elettronica sul sito istituzionale del Comune di Terracina.

La dichiarazione di volontà rende esplicita e ufficiale la scelta di donare organi e tessuti. Con questo atto si evita di lasciare ai propri familiari la responsabilità di decidere su una questione delicata e personale quanto importante e cruciale: la possibilità di salvare altre vite dopo la fine della nostra.