Offshore nocivo per l’ecosistema marino, il Wwf di Terracina chiede al sindaco di annullare l’ evento

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Da alcuni giorni sono comparsi nella città manifesti che pubblicizzano la seconda edizione, nelle  acque del nostro Comune, della Tappa Mondiale di Offshore “UIM CLASS-1 WORS  POWERBOART CHAMPIONSHIP 2014”. Il WWF aveva già criticato l’edizione dello scorso anno  per il negativo impatto ambientale.  Per il 2014, ci risulta che, a tutt’oggi, non sia stata depositata negli uffici comunali competenti  nessuna richiesta da parte della Società organizzatrice che ha invece avviato una importante
campagna pubblicitaria dell’evento.

• La fascia marino–costiera del Comune di Terracina è interessata da Sito di Interesse  Comunitario per i fondali tra Capo Circeo e Terracina per la presenza di praterie di Posidonia  oceanica (Habitat 1120, codice IT6000013) istituito dalla Regione Lazio con deliberazione di  G.R. n. 1534 del 21.11.2002 per la conservazione della diversità biologica dell’area marina .  prospiciente la costa del Comune di Terracina. La Posidonia oceanica è una pianta superiore,  presente solo nel Mediterraneo, che forma vaste praterie sottomarine che si sviluppano lungo il  litorale costiero fino a circa 40 m di profondità ed hanno un ruolo fondamentale nell’ecosistema  del bacino mediterraneo. Esse, infatti, sono uno dei produttori primari di ossigeno e di sostanze  organiche, inoltre sono fondamentali per la sopravvivenza di numerose specie di vegetali ed  animali, costituendo il riparo ideale per questi organismi marini che trovano tra le sue foglie  condizioni ottimali per la riproduzione e l’alimentazione.


• La stessa fascia marino–costiera è altresì interessata da un’area marina protetta di ripopolamento  ittico nello specchio acqueo antistante il tratto di costa tra Porto Badino e Terracina realizzata nel 2007 a seguito di finanziamento erogato dalla Regione Lazio relativo alla Misura 3.1 “Protezione  e sviluppo delle risorse acquatiche”, Reg. CE n. 1263/99-XXXX Lazio 2000/2006 ( si tratta di
un’area ubicata a circa 650 mt dall’arenile per una superficie complessiva di circa 250.000 Mq  pari a 25 ettari). La Regione Lazio ha stanziato 900 mila Euro di Fondi Europei per realizzare  interventi di tutela, di recupero e di sviluppo degli ecosistemi delle acque e per il miglioramento  ambientale dei siti che fanno parte della rete ecologica europea Natura 2000.  Sembra ad una prima analisi singolare, ad esempio, che la Regione conceda un finanziamento  cospicuo come quello già versato per la prima parte del progetto Mare Nostrum di tutela della flora e  della fauna marina e quello che è stato chiesto per la seconda parte, per poi permettere la  realizzazione di un evento simile che a nostro avviso ha, soprattutto sulla fauna, un effetto devastante  a causa delle forti onde d’urto che si propagano nell’acqua. Senza contare il forte inquinamento  sonoro e dell’aria che lo scorso anno hanno reso la nostra città invivibile per alcuni giorni a causa del  forte odore nell’aria di combustibile e del forte rumore.

In questa iniziativa l’aspetto ambientale, ma soprattutto l’impatto negativo sull’ambiente non  è stato minimamente preso in considerazione. Ne consegue che la nostra associazione chiederà formalmente l’intervento degli organi competenti  per valutare la completezza della documentazione presentata, quando sarà presentata, affinché  venga rispettata intanto la legittimità delle procedure e, naturalmente, la tutela ambientale che nelle  delibere di Giunta e di Consiglio Comunale vengono continuamente ricordate come strumento per  raggiungere la sostenibilità ambientale e l’attribuzione della bandiera blu.

Il WWF Litorale Pontino nel frattempo chiede al Sindaco di considerare l’opportunità di annullare  l’evento.