Rapina col machete a Fondi, 28enne torna in libertà

DSC_0023Ma quale aggressione e quale machete. C’è stata una discussione e alla fine ne è scaturita una rissa. Quindici da una parte e cinque dall’altra. Quell’arma non era in mio possesso e comunque se fosse stata usata ci troveremmo a parlare di un morto e non di un ferito con una prognosi di pochi giorni.

In sintesi si è giustificato così, davanti al gip del Tribunale di Latina, Laura Matilde Campoli, Singh Grpreet, 28 anni, indiano, già noto alle forze dell’ordine, arrestato domenica scorsa con l’accusa di rapina ai danni di un connazionale a Fondi, della sua stessa età, lesioni e porto di armi e oggetti atti ad offendere.


Lo straniero, difeso dagli avvocati Alessandro Paletta e Floriana Coladarci, ha negato con forza le accuse e qualcosa nella ricostruzione di quanto avvenuto in via Fosso Calabrese, nell’area ex 167, sembra non aver convinto neppure il giudice che, convalidato l’arresto, ha liberato lo straniero con il solo obbligo di firma in commissariato.

Per la Polizia, ancora sulle tracce di altri sei indiani, si sarebbero presentati in sette a casa di un conoscente 28enne, l’avrebbero fatto scendere in strada, massacrato di botte utilizzando anche un machete e rapinato di 500 euro in contanti. Ferito anche un amico della vittima, con cui divide l’appartamento a Fondi, un altro indiano di 32 anni. Le indagini proseguono e il fondato sospetto è comunque quello che dietro l’imprecisato litigio vi possa essere molto di più che motivi futili.

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