Incendio lungo la regionale che porta al Santuario della Civita a Itri

10642672_10204532562385256_769023811_oDopo la tregua di luglio e di metà agosto, i piromani sono tornati in azione nei boschi di Itri. Nel pomeriggio di oggi, mercoledi 27, infatti un incendio ha interessato le colline di Itri, nella zona Parco. Erano le 15,30 quando le fiamme sono partite sul ripido versante che aggetta sul fianco destro della regionale “Valle del Liri” che, sale da Itri e porta al Santuario della Madonna della Civita, a Campodimele e raggiunge Avezzano, dove l’arteria nasce.

Prontamente sul posto si sono portati, con una sinergia operativa,  la squadra 11 A dei VVFF distaccata a Fondi, gli uomini del CFS della stazione di Itri al comando dell’ispettore capo Roberto Broccoli, i volontari della Protezione Civile “Emergenza Radio Itri” con il presidente Antonio Maggiacomo a guidarli, i volontari antincendio dell’associazione faunistica “Fra’ Diavolo” con il presidente Silverio Sinapi sul fronte del fuoco,  e la squadra dei Guardiaparco dei Monti Aurunci prontamente attivati dal direttore del Parco Giuseppe Marzano.


In contemporanea si sono levati in volo due elicotteri della Protezione Civile che, rifornendosi di acqua dal cisternone del Santuario, hanno contribuito, nel giro di un’ora, a circoscrivere e domare l’incendio. Durante queste operazioni “finalmente sinergiche”, come ha commentato qualche abitante e qualche contadino della zona dove le fiamme hanno distrutto un paio di ettari di macchia mediterranea senza giungere vicino alle abitazioni e agli oliveti, il traffico lungo la strada è rimasto interrotto per alcuni minuti, per poi riprendere con qualche difficoltà. Il tutto è stato concluso dopo le 17.00.

“Non è il primo caso di incendi boschivi in questa estate che va verso la conclusione. Tuttavia, ogni incendio è sempre una violenza alla natura – ha detto padre Antonio Rungi, già padre provinciale dei Passionisti e attuale teologo morale religioso del Santuario – soprattutto se è fatta questa violenza con la connivenza dell’uomo. Rispettare il creato e la bellissima natura che il Signore ci ha consegnato è un dovere di ogni buon cittadino e soprattutto di ogni credente. Mi auguro che non siano incendi volontari o dolosi per fini ignobili, in quanto questo oltre ad essere un reato, penalmente perseguibile, è anche un grave peccato per un cristiano. Ho assistito -ha detto il religioso – alle operazioni da cielo e da terra delle forze antincendio e ho constatato la celerità, la competenza e la passione di questi esperti per fronteggiare queste emergenze che comunque creano apprensione soprattutto a chi è vicino ai focolai. Mi auguro che nei prossimi giorni non si verifichino altre cose del genere e che la natura venga protetta e rispettata”.