Fondi, rapina col machete: un arresto e sei ricercati

DSC_0023In sette si sono presentati a casa di un conoscente, hanno suonato e l’hanno fatto scendere in strada. Poi, in pieno giorno, via ad attimi da ‘arancia meccanica’: l’uomo è stato aggredito e picchiato a sangue per mezzo di un attrezzo simile a un machete, venendo quindi rapinato di 500 euro in contanti che aveva riposti nel borsello a tracolla. Nemmeno l’intervento di alcuni presenti è servito a placare gli animi. Anzi: a finire pestato, anche il convivente della vittima.

Il raid, avvenuto domenica a Fondi nell’area dell’ex 167, in via Fosso Calabrese, ha visto protagonisti un gruppo di stranieri, tutti di nazionalità indiana. L’allarme è scattato intorno alle 18, quando gli agenti del vicequestore Massimo Mazio, impegnati in un servizio di controllo del territorio, sono stati allertati da alcuni residenti.


Sul posto c’erano ancora i due feriti, l’iniziale bersaglio, un 28enne, e l’amico 32enne che aveva provato a difenderlo, trasportati dapprima al ‘San Giovanni di Dio’ e poi al ‘Fiorini’ di Terracina. Nel frattempo, dopo aver rinvenuto e sequestrato l’arma utilizzata per l’assalto, sulla scorta delle testimonianze di chi aveva assistito alle concitate fasi della rapina, gli uomini del Commissariato hanno iniziato una vera e propria caccia all’uomo, con tanto di posti di blocco e sopralluoghi negli appartamenti abituale ritrovo di cittadini indiani.

*Massimo Mazio, vice questore commissariato di Fondi*
*Massimo Mazio, vicequestore commissariato di Fondi*

Proprio in una di queste abitazioni, in nottata, nei pressi dello scalo ferroviario, veniva rintracciato il 28enne Singh Gurpreet, pregiudicato per immigrazione clandestina e successivamente riconosciuto senza alcun dubbio come uno degli autori del raid: arrestato per rapina aggravata in concorso, lesioni personali aggravate e porti di armi e oggetti atti ad offendere, dietro disposizione del pubblico ministero Maria Eleonora Tortora l’uomo è stato associato presso il carcere di Latina, dove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Nel frattempo, mentre gli aggrediti riportavano rispettivamente ferite guaribili in dieci e tre giorni, gli agenti di largo Evangelista continuano a spron battuto la ricerca degli altri sei stranieri che mancano all’appello, nella speranza non si siano già allontanati dal comprensorio.