Ponza, acqua a singhiozzo e scarsa illuminazione nel borgo di Santa Maria. Le denunce

Santa Maria PonzaIl piccolo borgo di Santa Maria a Ponza è caratteristico oltre che per i colori delle sue abitazioni, per la sua posizione che si affaccia su un grazioso golfo e perché ospita un gran numero di pescatori dell’isola. Persone tranquille il cui unico impegno resta il lavoro, al termine del quale c’è la famiglia e la tranquillità della propria casa. Una routine interrotta da oltre una settimana da acqua che viene erogata a singhiozzo.

Sono esasperati i residenti di Santa Maria, puntuali nel corrispondere tasse e tributi, di fronte ad un disagio che va a intaccare un servizio primario nel periodo di caldo più intenso. Protestano. Qualcuno lo fa semplicemente in strada con i vicini o al bar con gli amici, ma altri si sono diretti alla stazione dei carabinieri dell’isola per formalizzare la denuncia che ha ad oggetto il perdurare di una “situazione insostenibile”.


Da più di sette giorni, infatti, nel pomeriggio l’acqua smette di uscire dai rubinetti e fino alla mattina del giorno seguente quando la pressione è persino eccessiva. Insomma acqua razionata per i residenti di borgo Santa Maria e senza avvertimenti, senza annunci circa un limite di tempo entro il quale dover sopportare il pesante disagio.

Si sentono messi da parte. E non solo per il servizio idrico che sottolineano in coro i ponzesi più audaci: “Costa, eccome se costa”, ma anche per altri disservizi. Tra questi risulta la scarsa illuminazione di una zona fatta anche di viottoli stretti e a volte disconnessi dove sono soliti camminare anche i più anziani residenti mettendo a rischio la propria incolumità.

Non vogliono più essere trattati da cittadini di serie B e, nel rispetto delle regole imposte che siano fatte anche di tasse salate, intendono rivendicare i propri diritti ad avere una illuminazione adeguata delle strade e l’acqua corrente nelle proprie case, se fosse necessario anche presentando formali denunce.