Hanno svuotato i conti correnti di cento famiglie, il Riesame li rimette in libertà

bancomat slideSono tornati liberi i due bulgari arrestati dalla Postale con l’accusa di aver clonato centinaia di bancomat in provincia di Latina, prosciugando i conti a cento famiglie. La prima volta la scarcerazione era arrivata per decorrenza termini e ora per un errore commesso dal gip di Roma al momento dell’emissione delle nuove ordinanze di custodia cautelari.

Radoslav Tsekov, 28 anni, e Venesa Mihaylova, 23 anni, domiciliati ad Ardea, erano stati arrestati a marzo dalla polizia postale, dopo essere stati sorpresi prelevare uno skimmer, dispositivo utilizzato per catturare i codici delle carte bancomat, da uno sportello di un ufficio postale di Latina.


Era da ottobre che gli investigatori raccoglievano denunce di cittadini che si erano visti saccheggiare il conto, con prelevamenti di denaro fatti in Indonesia o in Vietnam. La Postale era così sulle tracce di quanti carpivano codici in provincia e li trasmettevano a dei complici in Asia.

Il caso passò, per competenza, all’Antimafia di Roma. Trascorsi tre mesi, il difensore degli indagati, l’avvocato Oreste Palmieri, ottenne per i due la scarcerazione, essendo trascorsi i termini di carcerazione preventiva. Dopo un mese, sulla base di due ordinanze emesse dal giudice per le indagini preliminari della capitale, la Postale arrestò nuovamente il 28enne e la 23enne. Il provvedimento venne inoltre emesso anche per il fratello di Radoslav, Todorov Tsvetan, 36 anni, anche lui domiciliato ad Ardea.

Gli inquirenti sostennero che i tre avevano clonato carte, manomettendo sportelli bancomat di uffici postali ad Aprilia, Cisterna, Borgo San Michele, Borgo Sabotino, Borgo San Donato, Sezze, Sabaudia, Terracina e Sperlonga, consumando una frode da 50mila euro.

Sempre l’avvocato Palmieri, fatto ricorso al Riesame, ha però battuto sul tasto che gli altri episodi di clonazione, contestati nell’ordinanza, erano già noti ai magistrati a marzo e non poteva dunque essere emesso un nuovo provvedimento a distanza di qualche mese, non essendo stati inseriti gli altri fatti nel primo ordine di custodia. Tesi ora accolta dal Tribunale della libertà, che ha fatto tornare nuovamente a casa Radoslav e Venesa.

***ARTICOLO CORRELATO*** (La polizia postale di Latina sgomina la banda dei bancomat clonati. Colpi in tutta la provincia – 14 luglio -)

***ARTICOLO CORRELATO*** (Captavano i codici dei bancomat in danno agli utenti di Poste italiane. Due arresti – 31 marzo -)