
Tombe di serie A e di serie B. Nel primo caso regna decoro e pulizia, nell’altra incuria e abbandono. E soprattutto vergogna. E’ la denuncia che arriva da alcuni cittadini, in particolare dai parenti di un defunto, stanchi di andare a trovare il proprio caro estinto al camposanto di via Anxur e di vedere le condizioni cambiare, purtroppo in peggio, man mano che si avvicinano alla tomba.
Queste persone usano una metafora ben precisa per rendere la situazione al meglio: dicono che il cimitero di Terracina è un po’ come il centro urbano della città dove tutto appare pulito e in ordine. Ma basta allontanarsi anche di poco, entrare in una via secondaria, ed ecco che trovi immondizia e degrado. Lo stesso accade al camposanto: entrando dal cancello principale e percorrendo il viale centrale tombe, cappelle e cestini sono in ordine, ma appena si raggiunge la parte più vecchia è come se d’improvviso ci si ritrovasse da tutt’altra parte. Quasi in un altro cimitero. Fiori marciti ammucchiati nei bidoni della spazzatura, pezzi di lapidi e marmi messi in un angolo, l’erba infestante.


“E dov’è il rispetto per i defunti sepolti in quella zona?” si chiedono i parenti indispettiti da questa situazione purtroppo non nuova. Ecco perché parlano di tombe di serie A e B, come a dire che bisogna essere fortunati anche a essere sepolti nella zona ‘giusta’ del cimitero, dove manutenzione e pulizia non mancano. Addirittura qualcuno si dice pronto a rimboccarsi le maniche e a pulire, anzi, a ripulire quella zona del camposanto per renderla davvero decorosa, se soltanto gli dissero la possibilità di farlo.