La chiesa patronale dei Santi Medici “Cosma e Damiano” diventerà un Santuario. A darne notizia ai cittadini è il parroco del luogo di culto, don Fabio Gallozzi il quale annuncia che “nel giorno della festa patronale, il 26 settembre prossimo alle 18 la nostra chiesa sarà elevata a Santuario da sua eccellenza Fabio Bernardo D’Onorio, Arcivescovo di Gaeta”.
La chiesa dei Santi Cosma e Damiano si trova nel centro storico della cittadina in piazza Tommaso Rossi vicino al Palazzo comunale. La leggenda vuole che la chiesa, sorta presso una grotta dove i Santi pernottarono durante un viaggio a Roma per chiedere all’imperatore “tolleranza per i cristiani”.
La facciata nasce da un progetto dell’architetto Bruzio il quale nel conservare la struttura originaria tripartita, ha creato una struttura differente rispetto a quella seicentesca distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale. Ogni elemento architettonico della chiesa richiama il numero tre rappresentando forse un’allusione simbolica della Santissima Trinità. In alto vi è l’iscrizione dedicatoria ai Santi Medici, mentre sull’architrave delle due porte laterali sono riportate in latino le virtù taumaturgiche dei due santi. Particolari sono la vetrata policroma del loculo centrale sopra il crocifisso rappresentante la gloria dei Santi Cosma e Damiano cosi come i candelabri a due bracci in legno dorato di fattura napoletana posti sui pilastri sotto le croci devozionali. La navata sinistra nella nicchia posta in fondo alla chiesa ospita le statue dei santi in legno di pioppo, risalenti alla fine del XVIII secolo, opera di un ignoto artista di scuola campana. Grazie al restauro effettuato dalla dottoressa Daniela Mazzeo, i santi si presentano con i colori originali.
La navata destra, nei pressi della porta principale, presenta un piccolo battistero che fa da cornice ad un olio del pittore sancosmese Gianni Espositore (1950-1992) raffigurante il battesimo di Gesù; di seguito troviamo la Statua della Madonna del Rosario restaurata negli anni ’80 e la Statua del Sacro Cuore di Gesù.