
Una Fondazione che tuteli i gioielli storici e architettonici della città, e non la parcellizzazione della gestione di pezzi di questo immenso patrimonio. Sulla querelle suscitata dalle ultime novità circa le sorti di Palazzo Braschi interviene il Pd che accusa l’amministrazione Procaccini di essere incapace “di porre in essere un progetto di più ampio respiro che abbia la funzione di valorizzarlo quale asset strategico per lo sviluppo economico e sociale della città”.
“Questo è invece quello che (si) propone il PD quando si riferisce allo strumento della Fondazione nel quale la parte pubblica giocherebbe il ruolo del controllore della gestione e della valorizzazione che sarebbe invece interamente affidata ai privati-si legge in una nota stampa a firma del Partito Democratico- Il tutto, ovviamente, all’interno di un piano industriale della cultura che coniughi preservazione al pubblico dei singoli beni e nel contempo ne garantisca la massima fruizione, anche attraverso l’impiego delle più moderne tecnologie (si pensi al ruolo che va progressivamente assumendo la c.d. “realtà aumentata” nella fruizione a distanza di beni e servizi)”. Ma per farlo ci vuole una volontà politica lungimirante e nessuna improvvisazione.

“Perché, a voler dare una patente di dignità ai singoli affidamenti (Tempio di Giove Anxur a “Munus srl; Casa degli Acso adibita a museo della cultura terracinese ed ora un piano di Palazzo Braschi ad una iniziativa imprenditoriale legata alla formazione (pseudo) universitaria) si dovrebbe tutt’al più parlare di iniziative che in quanto slegate da una visione dovrebbero essere confinate a rango di scelte dettate da motivi di opportunità politica contingente”. Secondo i consiglieri comunali del Pd l’attuale amministrazione pecca di umiltà, convinta “di poter avere competenze per poter individuare la destinazione e soprattutto modalità di utilizzo dei singoli beni che compongono il nostro patrimonio storico architettonico” e ciò “significa che non hanno capito che la gestione e valorizzazione dei beni culturali non può essere affidata alla soddisfazione delle esigenze e/o piegata alle finalità che soggetti singoli e/o associati (anche in forma inprenditoriale) legittimamente perseguono ma che deve essere affidata a mani esperte pena il pericolo di una svalutazione del nostro patrimonio e la perdita di ulteriore preziosissimo tempo nella costruzione di un asset strategico per la creazione di sviluppo economico e sociale della nostra città”.
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