Sbancamento nell’area del Consorzio indutriale di Minturno, il giudice dissequestra i mezzi ma non il terreno

finanzaLo scorso 3 agosto a seguito di un blitz la Guardia di Finanza di Formia aveva sequestrato un’area di 8mila metri quadrati situata nel territorio comunale di Minturno, a confine con Formia – nei pressi della sorgente di Capodacqua – per uno sbancamento di 20 metri cubi. Un appezzamento di terreno che rientra nell’area di competenza del Consorzio per lo sviluppo industriale sud Pontino. In quell’occasione erano stati denunciati il titolare della ditta che stava eseguendo l’opera e l’operaio che materialmente stava procedendo alla rimozione del terreno e sequestrati i mezzi con i quali stavano effettuando il presunto sbancamento.

Questi ultimi hanno presentato immediatamente istanza di dissequestro al giudice del tribunale di Cassino, tramite il proprio legale l’avvocato Gianfranco Testa, documentando che quei lavori erano stati commissionati proprio dall’ente consortile con specifico contratto per ripulire l’area e in particolare i canali di scolo. La documentazione esibita al magistrato è stata sufficiente affinché due giorni fa disponesse il dissequestro dei mezzi per quanto ancora oggi restano i sigilli all’area di proprietà del Consorzio.


Resta il dubbio che il giudice di Cassino abbia ravvisato altre violazioni nel comportamento dell’ente sulla base della relazione ricevuta dal personale operante, occorre ora vedere quali siano. Si tratta però di dubbi che potranno essere sciolti solo al momento della chiusura delle indagini alla luce del fatto che l’intervento di sequestro si è reso necessario dopo che finanzieri e tecnici del Comune di Minturno avevano verificato di trovarsi di fronte ad una zona sottoposta a vincolo paesaggistico e idrogeologico.

 

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