AGGIORNAMENTO – Il titolare del corridoio per kitesurf, sul tratto destro di Sant’Anastasia, è stato il primo ad accorgersi di quella sagoma d’uomo che galleggiava di spalle tra le onde, provando a raggiungerla per poi rendersi immediatamente conto di quanto accaduto e trasportarla a riva, dando nel contempo l’allarme.
I sanitari dell’Ares, giunti a piedi e con attrezzature in spalla dopo circa un chilometro di sfacchinata, vista l’assenza di accessi liberi nelle immediate vicinanze, hanno provato di tutto per rianimarlo, praticandogli per lunghi minuti, a turno, dei massaggi cardiaci. Tutto inutile: il 66enne Felice De Filippo, originario della zona ma residente a Marcianise, giunto a Fondi proprio in giornata a trovare un parente, non ha mai ripreso conoscenza.
La tragedia è avvenuta intorno alle 17,30 lungo in località Sant’Anastasia. L’uomo si trovava sul tratto destro al di là del fiume, all’altezza del Rio Claro, in compagnia di alcuni congiunti, quando si è allontanato dicendo di voler fare due passi sulla battigia. E’ proprio nel corso della passeggiata che si è immerso in acqua, venendo colto, lui che a quanto pare soffriva di ipertensione, da un improvviso malore: mentre il 66enne annegava, nessuno, tra la folla di bagnanti, si è reso conto di nulla.
A trascinarlo nel tratto destro dell’arenile del borgo fondano, dov’è il poveretto è stato rinvenuto ormai privo di vita, ad un paio di chilometri di distanza da dove si era immerso, la corrente.
La salma, rimasta in spiaggia fino al tardo pomeriggio, dietro disposizione del sostituto procuratore di turno è stata in seguito trasportata presso la camera mortuaria del cimitero di Fondi, comunque già ‘liberata’ per i funerali.
Sul posto, oltre agli operatori del 118, i carabinieri della Tenenza di Fondi e la Municipale, supportati via terra e via mare dalla Capitaneria di porto di Gaeta.
SCIACALLI – In quei drammatici momenti, mentre l’attenzione generale era calamitata dai ripetuti tentativi di rianimazione del 66enne, oltre a forze dell’ordine e sanitari è entrato in azione anche qualcun altro. I ladri.
Facilitati da quanto stava accadendo, ignoti hanno ben pensato di razziare le auto parcheggiate all’imbocco e nei parcheggi di Sant’Anastasia. Il ‘colpo grosso’, in un’Alfa Romeo 147 di proprietà di un fondano residente in Germania, tornato in città per vedere i figlioletti: i malviventi hanno rubato una macchina fotografica d’ultima generazione, dal valore di circa 800 euro. Ma non solo. A dimostrazione della (infima) caratura degli sconosciuti, il bottino è stato rimpinguato da un paio di occhiali da sole, una decina d’euro in monetine e, addirittura, un pantaloncino e un paio di scarpe.