La struttura complessa di chirurgia generale dell’ospedale Dono Svizzero di Formia ha ottenuto l’accreditamento Regionale per gli importanti volumi di chirurgia oncologica raggiunti, nonché gli esiti in termini di sopravvivenza e morbilità. Un successo per tutto il nosocomio che sempre più si pone come centro sanitario di riferimento non solo provinciale e regionale ma anche extra – regionale.

Il bilancio è affidato a Giovanni Baiano, primario di chirurgia dal marzo 2013 che nelle more spiega come il DEA di Formia non solo ha più che raddoppiato il numero di interventi, da 600 a oltre 1300, ma ha anche nettamente incrementato la chirurgia oncologica, operando oltre 130 tumori del colon retto e oltre 30 tumori gastrici con un trend in costante incremento.
“I nostri “esiti” sia in termini di sopravvivenza che di mortalità e morbilità – osserva Baiano – sono perfettamente allineati con quelli nazionali richiesti per l’accreditamento e ci pongono tra i migliori centri di riferimento nazionali. Il nostro principale obiettivo durante un intervento chirurgico oncologico è quello di ottenere sempre “R zero” che significa nessun residuo di malattia dopo l’intervento. Più si è radicali e più il nostro paziente potrà godere di una lunga sopravvivenza compresa la guarigione”.

E sul futuro, “Il nostro prossimo obiettivo sarà di rendere ancor più agevole il percorso oncologico del paziente nel post operatorio. Spesso, infatti, il trattamento dei tumori è multidisciplinare e coinvolge oncologo e radioterapista sia prima che dopo l’intervento. Uno dei motivi del nostro successo e del gradimento dei pazienti che si rivolgono a noi – sottolinea -, è proprio la nostra consuetudine a farci carico di loro in tutto il lungo percorso e non solo per il periodo della degenza e dell’intervento in ospedale, preoccupandoci anche di integrarci con l’assistenza territoriale che in alcuni casi si farà carico del paziente e delle sue esigenze a casa”.

Infine: “In un momento di grande difficoltà, consentiteci questa nota positiva, che sta ad indicare che l’organizzazione e le professionalità possono a volte, nonostante i “tagli”, realizzare importanti cambiamenti”.
Il futuro appare roseo: “Devo ringraziare tutto l’ospedale, medici, infermieri, ausiliari che ci hanno supportato in tale exploit e la Direzione Generale che visti i risultati ci ha notevolmente incrementato il budget e sta investendo presso questo presidio in nuove attrezzature”.