
Il Comune di Lenola si propone come pioniere della politica versione ‘2.0’, con un’esperienza pilota in terra pontina e già pronta ad espandersi al resto della provincia. In un sol colpo, si mira ad abbattere i costi e a dare un taglio alla burocrazia, facendo nel contempo respirare l’unico messo notificatore del posto, costretto al lavoro anche in periodi di ferie. E partendo da una mossa (teoricamente) semplicissima: mettere da parte carta, stampanti, inchiostro e viavai in auto, per convocare i membri del consiglio comunale tramite una mail o sms.
La piccola svolta digitale, nelle intenzioni solo il primo passo di un progetto di più largo respiro, verrà illustrata e portata all’attenzione dell’Assise nella seduta di mercoledì, e per l’approvazione non sono previsti problemi: per una questione di buonsenso, messi per un attimo da parte gli scontri all’ordine del giorno, nell’occasione maggioranza ed opposizione navigano nella medesima direzione, come già di recente per quel che riguarda il sistema di sorveglianza del paese.

“Non sarà un passaggio indolore, il salto nella telematica. Specie per chi svolge il ruolo di amministratore da molti anni e si è formato quando il computer era ancora una rarità”, avverte il giovane promotore dell’iniziativa, il presidente del consiglio Marco Mastrobattista, che poi spiega genesi e passaggi del nuovo corso. “Nell’ultimo anno, con i tagli alla spesa pubblica, mi sono reso conto che il Comune ha a disposizione un solo messo comunale che notifica gli atti. Non finirò mai di ringraziarlo perché è sempre stato a disposizione di questa amministrazione e, in qualsiasi momento è stato sempre reperibile. Per tanti è stata una corsa contro il tempo. Dal primo momento in cui ho iniziato ad elaborare la proposta, ho capito che la frattura generazionale esiste eccome. I giovani sono ovviamente più pronti, più curiosi, e anche più speranzosi in questa riforma. Capirete, con tutti i soldi che possiamo risparmiare. Ogni convocazione costa fogli di carta, inchiostro per stampante, messo comunale, benzina per raggiungere i domicili, usura del mezzo comunale, tempo. E poi, non sono proprio i giovani il futuro della politica sia nazionale che locale? La rivoluzione digitale nasce qui. In estrema sintesi: al posto del domicilio si indica la propria mail e un numero di cellulare sul quale arriverà un sms; le convocazioni attraverso Internet diventeranno obbligatorie per chi deciderà di aderire a partire dai prossimi 30 giorni della modifica dello statuto. Le notifiche telematiche le farà poi il presidente del consiglio comunale o ufficio delegato alla segretaria”.

Se per molti i punti della svolta digitale potrebbero sembrare ovvi, non è così per tanti di coloro che vivono nel mondo politico, per il quali il cambiamento rappresenta una sorta di salto nel vuoto. “Il passaggio dal cartaceo al digitale a qualcuno fa paura – dice ancora Mastrobattista – ci sono dubbi che tutti i Comuni siano pronti, e c’è chi aspetta al varco il sistema elettronico, al punto che in alcuni Comuni si sente parlare di commissioni composte da personale amministrativo, tecnici informatici. Tutto questo passaggio al Comune di Lenola costerà praticamente zero. Non verranno acquistati software e elementi informatici per questa procedura, tutto verrà fatto con quanto già esistente. E ora spero che si provveda a passare alla digitalizzazione anche per gli altri atti, contabili e amministrativi. Resto a disposizione di tutti gli altri colleghi della provincia per questo processo di digitalizzazione, in questo modo il comune risparmierebbe soldi e tempo da poter impiegare in altre attività costruttive per i cittadini.
LO STATUTO – “L’unico scoglio da superare, forse il più importante, è la modifica dello statuto che segue un iter diverso rispetto alle delibere, ma per questo non mi preoccupo assolutamente perché da parte dei consiglieri di minoranza Severino Marrocco, il quale ha già espresso volontà di aderire e mi ha consigliato anche sulla notifica di lettura, e il consigliere Magnafico, non dovrebbero esserci problemi nell’accettare tale proposta, discussa anche nell’assemblea dei capigruppo.
La mia delusione più grande è quella che in provincia di Latina nessun comune ha adottato ufficialmente questa metodologia”.
MODIFICA STATUTO
VECCHIO TESTO
ART. 14 SESSIONI E CONVOCAZIONI
5. La convocazione è effettuata tramite avvisi scritti contenenti le questioni da trattare, da consegnarsi a ciascun consigliere nel domicilio eletto nel territorio del Comune; la consegna deve risultare da dichiarazione del messo comunale. L’avviso scritto può prevedere anche una seconda convocazione, da tenersi almeno 1 giorno dopo la prima.
NUOVO TESTO
ART. 14 SESSIONI E CONVOCAZIONI
5. La convocazione è effettuata tramite avvisi scritti contenenti le questioni da trattare, da consegnarsi a ciascun consigliere nel domicilio eletto nel territorio del Comune o in alternativa tramite e-mail all’indirizzo di posta elettronica indicato dal Consigliere comunale che ha aderito a tale forma di comunicazione con assenso scritto al Presidente del Consiglio Comunale. La consegna in forma cartacea deve risultare da dichiarazione del messo comunale. L’avviso scritto può prevedere anche una seconda convocazione, da tenersi almeno 1 giorno dopo la prima.
MODIFICA REGOLAMENTO CONSIGLIO COMUNALE
VECCHIO TESTO
ART. 25 CONVOCAZIONE
La convocazione dei consiglieri va disposta dal Presidente avvisi scritti, da consegnarsi a domicilio, a mezzo del messo comunale, che deve farne formale dichiarazione.
L’avviso si ha per recapitato anche quando non sia stato possibile effettuarne la consegna a domicilio, per assenza del destinatario e dei familiari.
NUOVO TESTO
ART. 25 CONVOCAZIONE
La convocazione dei consiglieri va disposta dal Presidente tramite avvisi scritti, da consegnarsi a domicilio, a mezzo del messo comunale, che deve farne formale dichiarazione, o in alternativa tramite e-mail all’indirizzo di posta elettronica indicato dal Consigliere comunale che ha aderito a tale forma di comunicazione con assenso scritto al Presidente del Consiglio Comunale
L’avviso scritto si ha per recapitato anche quando non sia stato possibile effettuarne la consegna a domicilio, per assenza del destinatario e dei familiari. […]