
“In questa città non si possono parcheggiare camper”. Questa l’imbarazzante rivelazione resa nota dal comando dei vigili urbani di Formia, prima da un membro del corpo di polizia locale, e poi direttamente dal comandante Rosanna Picano. Ma come? Tanto rumore per nulla! Addirittura ad un certo punto della recente storia politica di Formia la sistemazione per i camper era diventata la principale causa di scontro tra maggioranza e opposizione, nel corso della passata amministrazione, mentre dai banchi della minoranza si gridava allo scandalo e alla privatizzazione del parco De Curtis. Capofila della protesta l’attuale sindaco Sandro Bartolomeo e l’attuale vicesindaco Mariarita Manzo, mentre dall’esterno Claudio Marciano, oggi assessore all’ambiente e alle Smart city, promuoveva azioni di guerriglia garden e manifestazioni di protesta a tutela del parco De Curtis, ancora in parte “occupato” da Lino Pace e dalla Seas 2000 che da Michele Forte avevano nel frattempo ottenuto l’ennesima concessione.

Eppure quegli stessi protagonisti oggi guidano il governo della città. E non solo l’ex Gil, area adibita alla gestione dei camper, è stata svuotata, sotto la loro stessa indignata pressione mediatica e politica, non prima però di averne annunciato il rinnovo della concessione alla Seas 2000 per un’altra estate, ma non ha trovato alcun riscontro il monito lanciato più di un anno fa proprio dal sindaco circa la volontà di trovare una soluzione definitiva sin dall’autunno scorso. Da allora è passato più di un anno, e non solo l’ex concessionaro dei camper al De Curtis è stato liquidato con 15mila euro, per strutture da lui stesso pagate e allestite nel parco ma oggi lasciate all’abbandono e alla distruzione, ma nel frattempo, a più di un anno di distanza tutta quella attenzione è finita nel dimenticatoio.
A testimoniarlo, mentre le cronache si focalizzano sul Sistema Formia, due cittadini formiani, sposati e con figli al seguito, già da diversi anni residenti nel Comune di Villa di Tirano, provincia di Sondrio, per ragioni di lavoro. Che neanche a dirlo sembra per quantità e qualità dei servizi, un altro continente. Ma questa è una vecchia storia. Quest’anno tornano dalle proprie famiglie d’origine per le vacanze estive, come fanno ogni volta che hanno giorni di vacanza, e cercano un luogo per sistemare il camper. Ma non c’è ne sono, se non di privati. Cercano informazioni, ma dal comando di polizia locale arrivano pessime notizie, perchè a Formia non si può campeggiare con il camper. Insomma si sentono traditi dalla propria città, mentre più materiali che morali sono le ripercussioni sul settore turistico in generale. Peraltro il divieto contenuto nella relativa ordinanza è corredato da una precisazione che continuano a ripetere con un certo sdegno: “perchè i camperisti danneggiano la salute pubblica”.

Non resta altro che andar via, ma prima decidono di avere un confronto col sindaco, che attendono seguendo, nonostante le vacanze, tutto l’ultimo Consiglio comunale sul piano regolatore, mentre riguardo all’ex Gil si parla di una medioteca. “Grazie alla grande disponibilità del sindaco – chiariscono poi – abbiamo potuto risolvere il nostro problema”. In realtà la soluzione è stata quella di tranquillizare i due sventurati camperisti in modo che, in caso di multe o altri problemi, ci avrebbe pensato il primo cittadino con un “colpo di spugna”. Tutto riuscendo a strappare una promessa, che in questo caso si è trattato solo di una soluzione provvisoria, perchè già da quest’inverno sarà individuata un’area comunale permanente per il turismo camperistico.